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Luigi Di Maio verso il ruolo di inviato speciale dell’Ue nel Golfo Persico

L’ex ministro degli Esteri sta per essere nominato inviato speciale nel Golfo Persico dall’Alto rappresentante Ue Borrell, per trattare gas e petrolio a nome dell’Unione europea.
A cura di Tommaso Coluzzi
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È scomparso dai radar per un paio di mesi, ma Luigi Di Maio è tornato improvvisamente al centro della scena. L'ex ministro degli Esteri, dopo un ultimo anno di alti e bassi clamorosi, viaggia spedito verso il ruolo di inviato speciale dell'Unione europea nel Golfo Persico. Prima la scissione dal Movimento 5 Stelle, poi Insieme per il futuro – che in estate diventa Impegno civico, fondato insieme a Bruno Tabacci – con cui si presenta alle elezioni. La sconfitta sonora, la mancata rielezione e la scomparsa dai social sembravano segnali chiari del destino politico di Di Maio, che invece è ancora tutto da scrivere.

Dopo giorni di indiscrezioni arrivano le prime conferme: "L'Alto Rappresentante per la Politica Estera dell'Unione, Josep Borrell, scrive ai Paesi membri per chiedere se abbiano candidati adatti alla carica. Un panel tecnico seleziona le candidature arrivate e l'Alto Rappresentante ha il diritto di avanzare una proposta in Consiglio Ue. La nomina viene poi discussa in Consiglio e l'approvazione avviene per consenso o per maggioranza qualificata", spiegano fonti dell'Unione europea.

Insomma, manca solo quest'ultimo passaggio formale. Di Maio ha superato la concorrenza di altri illustri esponenti della politica europea, entrando nel pool di candidati su indicazione di Mario Draghi e uscendone vincitore anche grazie all'ottimo rapporto stretto con lo stesso Borrell. Ora l'ex ministro degli Esteri aspetta la nomina in Consiglio Ue. La casella che andrà a occupare Di Maio, tra l'altro, è stata pensata ex novo davanti alle enormi difficoltà sull'approvvigionamento energetico dell'Ue con il conflitto in corso in Ucraina. Il trattamento economico, invece, dovrebbe aggirarsi intorno ai 12mila euro netti al mese, con lo status di diplomatico. L'occhio dell'Europa si estende sul Medio Oriente e per questo Borrell ha pensato a un inviato speciale che si possa occupare di gas e petrolio. Sarà Luigi Di Maio, ormai manca solo la conferma ufficiale.

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