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L’Italia potrebbe inviare armi all’Ucraina fino al prossimo 31 dicembre

Secondo l’ultimo decreto con gli aiuti a Kiev approvato dal Consiglio dei ministri il nostro Paese potrebbe inviare armi ed equipaggiamenti fino al prossimo 31 dicembre.
A cura di Giacomo Andreoli
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L'Italia potrebbe inviare armi ed equipaggiamenti militari in Ucraina fino al prossimo 31 dicembre, se le Camere lo approvassero con apposita risoluzione. Lo prevede la bozza del decreto con i nuovi aiuti a Kiev da poco approvato dal Consiglio dei ministri italiano. A definire "l'elenco" degli aiuti saranno dei decreti dei ministero della Difesa, "di concerto" con il ministero degli Esteri e quello dell'Economia.

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Il decreto prevede poi la dichiarazione dello stato di emergenza per la guerra con la Russia in atto fino al 31 dicembre. Vengono quindi incrementate le misure di soccorso e assistenza alle persone che in maniera sempre più massiccia stanno cercando e cercheranno rifugio anche nel nostro Paese.

Decreto per gli aiuti a Kiev, la questione gas

Per quanto riguarda il gas, invece, emerge dalla bozza del decreto che sarà il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, ad adottare con "provvedimenti e atti di indirizzo" una serie di misure "finalizzate all'aumento della disponibilità di gas e alla riduzione programmata dei consumi di gas previste dal Piano di emergenza gas, a prescindere dalla dichiarazione del livello di emergenza". Il ministro dovrà poi darne "comunicazione nella prima riunione del Consiglio dei ministri successiva all'adozione delle misure".

Se poi scattano i razionamenti del consumo di gas nel settore termoelettrico Terna dovrà predisporre un programma di massimizzazione dell'impiego degli impianti di generazione di energia elettrica, con potenza termica nominale superiore a 300 MW. Si tratta delle strutture che utilizzano carbone o olio combustibile. L'opzione può essere messa in campo per tutto "il periodo di durata dell'emergenza" o fino a quando indicato dal Ministero della transizione ecologica. Agli impianti si applicheranno limiti europei di emissioni di Co2, meno restrittivi di quelli nazionali.

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