L’interrogazione del Pd sul caso Albanese: “Governo difenda indipendenza Onu e diritti di un’italiana”

Il Partito democratico ha annunciato di aver presentato un'interrogazione al ministro degli Esteri Antonio Tajani sul caso di Francesca Albanese, la relatrice speciale delle Nazioni Unite sui diritti umani nei territori palestinesi occupati, colpita dalle sanzioni dell'amministrazione Trump che l'accusata di aver collaborato con la Corte penale internazionale contro cittadini statunitensi e israeliani.
Ieri il Segretario di Stato Marco Rubio ha accusato Albanese di aver condotto "campagne di guerra politica ed economica" contro Washington e Tel Aviv, incoraggiando la Cpi a procedere contro funzionari e imprese dei due Paesi. Per questo motivo la Casa Bianca ha deciso di emanare delle sanzioni nei confronti della relatrice Onu, consistenti nel blocco di eventuali beni negli Usa il divieto d’ingresso nel Paese.
Albanese è una giurista specializzata in diritto internazionale e diritti umani, che dal 2022 ricopre il ruolo di relatrice speciale delle Nazioni Unite per i Territori Palestinesi Occupati. In questa veste, ricordano dal Partito democratico "ha pubblicato diversi rapporti ufficiali – che recano la firma delle Nazioni Unite e non sono quindi affatto “illegittimi” come sostiene Rubio – sulle violazioni dei diritti umani" a Gaza. Report da cui emerge che "Israele occupa illegalmente", "autorizza e protegge la costruzione di colonie il cui obiettivo è cacciare i palestinesi ed espropriare le loro terre".
Gli attacchi nei confronti di Albanese sono arrivati anche dal governo israeliano, il quale – ricordano i dem, citando l'inchiesta di Fanpage.it– a partire dal 5 luglio 2025 "tramite la Israeli GovernmentAdvertising Agency, avrebbe avviato una campagna pubblicitaria su Google Ads in Italia, pubblicando annunci sponsorizzati mirati a screditare", la relatrice. Queste inserzioni "accuserebbero la relatrice di contatti con gruppi terroristici, tra cui Hamas, e di violazioni dei principi di imparzialità e integrità professionale, sostenendo che ciò comprometterebbe il suo mandato".
Proprio da questi ultimi sviluppi prende le mosse l'interrogazione promossa dal responsabile nazionale Esteri del Partito Democratico, Peppe Provenzano, e firmata da Debora Serracchiani, Laura Boldrini, Fabio Porta, Valentina Ghio, Sara Ferrari e Arturo Scotto. Nel testo si ricorda che "l’Italia è membro fondatore delle Nazioni Unite e ha sempre sostenuto i principi di indipendenza, imparzialità ed efficacia dell’organizzazione" e si chiede al governo "quali iniziative intenda intraprendere il governo per garantire l’indipendenza delle Nazioni Unite e l’autonomia della Corte Penale internazionale da eventuali pressioni politiche o interferenze esterne che possano comprometterne l’azione e il funzionamento delle istituzioni multilaterali e anche i diritti di una cittadina italiana nell’esercizio del suo mandato per conto delle Nazioni Unite".