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Guerra in Ucraina

Russia-Ucraina, Letta: “Salvini ha problemi a parlare di invio armi? Anche Lega a favore del sostegno agli ucraini”

Letta attacca Salvini, che oggi ha espresso dubbi sull’invio di armi al popolo ucraino: “Sono provvedimenti che abbiamo votato tutti, non a cuor leggero, e sono provvedimenti che stanno aiutando l’Ucraina ad evitare di diventare oggi un pezzo della Russia”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il segretario del Pd Enrico Letta critica la posizione espressa da Matteo Salvini dopo il discorso di Zelensky ai parlamentari italiani, nell'Aula della Camera. Il leader della Lega ha detto di aver apprezzato le parole del presidente ucraino, prendendo però le distanze dal presidente del Consiglio Mario Draghi, il quale ha sottolineato che "di fronte ai massacri dobbiamo rispondere con gli aiuti, anche militari, alla resistenza".

"Ho apprezzato le parole di Zelensky che sono parole di pace", ha detto Salvini, ma "Quando si parla di armi non riesco a essere felice". Per questo Salvini ha chiesto che venga dato sempre più spazio alla diplomazia: "Speriamo che questa giornata porti consiglio a tutti – ha ribadito – le armi non sono la soluzione".

"Non vorrei – ha aggiunto – che altri pensino alla risposta armata, che vuole inviare militari italiani o europei e che finisce che ci portiamo la guerra a casa".

Per Letta però i dubbi di Salvini sull'invio di armi all'Ucraina non sono motivati"La Lega ha votato a favore di quei provvedimenti con i quali il governo italiano ha deciso – con tutti i paesi europei – di sostenere la resistenza del popolo ucraino. Sono provvedimenti che abbiamo votato tutti, non a cuor leggero, e sono provvedimenti che stanno aiutando l'Ucraina ad evitare di diventare oggi un pezzo della Russia", ha detto il leader dem questa sera, ospite a "Di Martedì" su La7.

Secondo Letta il discorso di Zelensky è stato "un intervento di grande dignità, di speranza. Equilibrato, forte, importante. Credo abbia sbagliato chi non era in Aula ad ascoltare. Parecchi e troppi".

"Però è stato un momento forte e importante soprattutto di unità dell'Aula perché l'Aula è stata unita nel tributo a lui e al popolo ucraino che è un popolo martire", ha proseguito Letta, ribadendo che il presidente ucraino "ha fatto un importante discorso di uno statista, di un leader che ha innanzitutto a cuore il futuro del suo popolo che sta morendo. C'è bisogno della pace, bisogna arrivare alla pace e io credo tutti spingiamo in questa direzione".

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