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Le reazioni al nuovo decreto sui rave party: “Norma liberticida, a rischio diritto di protestare”

Dall’opposizione sono scattate le critiche al governo per la nuova norma anti rave, descritta come “liberticida e fascista” e “pericolosa” per la libertà di protestare ed esprimere dissenso.
A cura di Annalisa Girardi
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Il nuovo decreto contro i rave party emanato dal governo dietro proposta del ministro dell'Interno Matteo Piantedosi ha innescato numerose polemiche. L'opposizione ha puntato il dito contro la norma, che introduce una nuova fattispecie di reato, descrivendola come "liberticida e fascista", avente nulla a che fare con i rave ma "pericolosa" per la libertà di protestare ed esprimere dissenso.

"Il governo ritiri il primo comma dell'articolo 434bis di riforma del Codice Penale. È un gravissimo errore. I rave non c'entrano nulla con una norma simile. È la libertà dei cittadini che così viene messa in discussione", ha scritto sui social Enrico Letta, segretario del Partito democratico.

Le accuse dall'opposizione alla norma anti rave

"Meloni abusa della decretazione d'urgenza e introduce una nuova fattispecie penale per ‘dare un segnale' contro i Rave party. Leggendo la norma si scopre essere molto più generica, applicabile nei casi più disparati e con grande discrezionalità. È inaccettabile e pericolosa", gli fa eco Riccardo Magi, deputato di +Europa.

Per Debora Serracchiani, capogruppo dem alla Camera, si tratta di "una norma che limita la libertà di riunione e che nulla c'entra con i rave, per i quali le norme già esistono e vanno applicate". E ancora: "Il nuovo reato è un obbrobrio giuridico ed è lesivo dei principi costituzionali, a cominciare dallo strumento del decreto legge. Per di più la fattispecie è così generica da poter essere applicata a qualsiasi mobilitazione dei cittadini e la pena è così elevata da consentire il ricorso alle intercettazioni. (…) È chiaro il messaggio che la destra al governo dà al Paese: non tollereremo il dissenso. Tutto ciò è molto grave e in Parlamento daremo battaglia contro questa inaccettabile deriva da Stato di polizia. La norma va ritirata".

Per il co-portavoce di Europa Verde, Angelo Bonelli, si tratta di una norma "liberticida e fascista" che non c'entra nulla con i rave party, m sarà usata per reprimere manifestazioni di protesta, dalle occupazioni di scuole e università a quelle dei territori inquinati come forma di protesta ambientalista. "Sono norme che ricordano la Russia di Putin a partire dalla Legge federale sui raduni del 2004, e 13 successivi emendamenti per rendere ormai quasi impossibile esercitare il diritto di protesta pacifica in Russia. Ma per Meloni e Piantedosi le manifestazioni dei fascisti sono tollerabili (Predappio alcuni giorni fa)", scrive ancora Bonelli sui social.

Amnesty: "A rischio il diritto di protestare pacificamente"

Anche Amnesty Italia è intervenuta sull'argomento: "Il decreto rave party, che introduce il nuovo articolo 434 bis del codice penale, rischia di avere un'applicazione ampia, discrezionale e arbitraria a scapito del diritto di protesta pacifica, che va tutelato e non stroncato", scrive l'organizzazione su Twitter.

La replica di Salvini: "Non si torna indietro"

Il leader della Lega Matteo Salvini, che nei giorni scorsi si era più volte espresso in favore di una norma di questo tipo, scrivendo frasi come "La pacchi è finita" sui social, ora ha commentato: "Un Pd ormai in confusione totale difende illegalità e Rave party abusivi, chiedendo al governo di cambiare idea. No! Indietro non si torna, le leggi finalmente si rispettano".

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