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L’annuncio di Speranza: “Vaccino anti-Covid sarà distribuito a tutti a fine marzo”

Il ministro della Salute, Roberto Speranza, chiede uno sforzo a tutti i cittadini, con l’obiettivo che si torni allo spirito di marzo. Poi annuncia le possibili date per la distribuzione a tutti i cittadini del vaccino anti-Covid: “Avverrà sicuramente alla fine del primo trimestre o alla fine del primo quadrimestre del 2021”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Il ministro della Salute, Roberto Speranza, fa il punto della situazione sia sulla situazione della diffusione del Coronavirus in Italia che sulle prossime misure da adottare. Inoltre, ospite di ‘In mezz’ora in più’, su Rai 3, Speranza parla anche del vaccino anti-Covid, spiegando che la sua distribuzione di massa “avverrà sicuramente alla fine del primo trimestre o alla fine del primo quadrimestre del 2021. L'auspicio è che i controlli che l'Ema ha già avviato sulle sperimentazioni più avanzate possano avere un esito positivo anche prima”. Il ministro della Salute rivolge anche un appello ai cittadini: “Non è scritto nel cielo dove andremo a finire ma vedo una consapevolezza che non è all'altezza del momento che stiamo vivendo. Si torni allo spirito di marzo quando il comportamento delle persone ha fatto la differenza”.

Il ministro della Salute si proietta anche verso il futuro e verso il prossimo Natale: “Noi sappiamo che le misure che stiamo mettendo in campo, soprattutto nelle zone rosse, produrranno sicuramente degli effetti di abbassamento del contagio. Però c’è una variante decisiva che è il comportamento delle persone. Questo comportamento è quello che può veramente cambiare le cose”. Per Speranza, se “non invertiamo la curva” dei contagi il servizio sanitario “andrà in crisi e non possiamo stare qui a dire che tra qualche settimana sarà tutto a posto”.

Speranza parla anche della Calabria e della nuova nomina di Giuseppe Zuccatelli come commissario alla sanità, dopo il video in cui parla dell’inutilità delle mascherine a suo avviso: quel filmato – per il ministro è “del tutto inappropriato e profondamente inopportuno. Il commissario si è scusato ma viene da una stagione diversa in cui anche l'Oms parlava di mascherine per contagiati e sanitari. Ma 30 anni di curriculum, non si possono cancellare con un video rubato”. Per Speranza “la questione calabrese è una questione nazionale. L'unica cosa di cui non si è parlato è stato il decreto Calabria approvato lo scorso mercoledì che prova a mettere mano alla necessaria ripartenza della regione, nuovi investimenti, più agibilità per la struttura commissariale e più strumenti. In questi anni si sono accumulati in Calabria un numero di risorse incredibili, 700 milioni non spesi e abbiamo creato le condizioni per spenderli nel modo più veloce possibile”.

Sulle Regioni e sui dati che forniscono, Speranza commenta ancora: “C’è un rapporto serio tra le istituzioni e sarebbe un reato grave dare dei dati falsi. È importante rendere pubblici i dati di cui disponiamo. È un modello quello dell'incrocio dei dati che esiste da 24 settimane e non c’è stata una Regione o un parlamentare che ha abbia detto non funziona. Ora questi dati servono anche per dire quali misure scatteranno”. Infine Speranza parla dell’elezione di Joe Biden alla presidenza degli Usa: “L’auspicio è che con questa nuova stagione si possa rivedere la scelta di uscire dall'Oms”.

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