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L’annuncio di Roberto Maroni: “La Lega Nord potrebbe ritornare”

“Io mantengo le tradizioni e la storia nobile di un grande partito che si chiama Lega Nord. Poi vedremo, il futuro riposa sulle ginocchia di Giove. Vediamo che cosa succederà”: così l’ex segretario del Carroccio, Roberto Maroni, annuncia che la Lega Nord potrebbe tornare. L’ex governatore della Lombardia ha lasciato la guida del partito a Matteo Salvini nel 2018, che l’ha reso una forza politica nazionale perdendo l’appellativo “Nord”.
A cura di Annalisa Girardi
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La Lega Nord potrebbe tornare. Dopo aver passato gli ultimi anni a coltivare il carattere nazionale del partito, perdendo l'appellativo Nord e diventando la prima forza politica nel Paese, ora il Carroccio potrebbe riappropriarsi della sua natura tradizionale: è l'ex segretario Roberto Maroni ad affermarlo, intervenendo alla trasmissione Omnibus su La7. Maroni è in collegamento tramite videoconferenza da una stanza di casa sua: alle sue spalle si notano diversi cimeli, tra cui anche il sole delle Alpi. Un simbolo adottato dal partito. "Io mantengo le tradizioni e la storia nobile di un grande partito che si chiama Lega Nord. Poi vedremo, il futuro riposa sulle ginocchia di Giove. Vediamo che cosa succederà", commenta Maroni.

"Come un fiume Carsico potrebbe riemergere?", chiede il conduttore Andrea Pennacchioli. "Esatto, fermiamoci qua però", replica l'ex presidente della Regione Lombardia. "Novità a breve?", incalza il giornalista. Ma l'ex ministro leghista si limita a sorridere: "Non vi sento bene… magari nella prossima trasmissione".

Appena un mese fa l'ex segretario della Lega, che dopo aver lasciato il testimone a Matteo Salvini nello scorso 2018 si era allontanato dallo scenario politico, aveva affermato di essere intenzionato a tornare in campo. Parlando con la stampa, lo scorso luglio, aveva detto: "Oggi vado alla mia sezione di Varese e prendo la tessera della nuova Lega di Salvini come militante. Tengo a specificare che l’ho fatto perché mi è stato garantito il doppio tesseramento con la vecchia Lega Nord e relativa anzianità di servizio". Per poi spiegare: "Ho fiducia nella giustizia, ma questi attacchi alla Regione Lombardia, alla Lega e al sottoscritto sono frutto di un’evidente avversione politica che alberga da tempo in certi palazzi. Sopporto cristianamente la flagellazione di processi ingiusti, mediatici e non, ma quando sarà il momento torno in campo. Per riportare finalmente la politica e la magistratura nei ruoli e nei confini che la Costituzione ha loro assegnato".

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