Landini chiama Meloni “cortigiana di Trump”, lei risponde: “Mi dà della prostituta”

Scontro tra Giorgia Meloni e Maurizio Landini. La premier ha risposto al segretario della Cgil che l'altro ieri, ospite del programma DiMartedì su La7, l'aveva definita una "cortigiana di Trump". "Penso che tutti conoscano il significato più comune attribuito a questa parola, ma, a beneficio di chi non lo sapesse, ne pubblico la prima definizione che si trova facendo una rapida ricerca su Internet", ha dichiarato allegando una foto con la definizione del dizionario: "Donna dai facili costumi, etera; eufem. prostituta".
"Il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, evidentemente obnubilato da un rancore montante (che comprendo), mi definisce in televisione una “cortigiana”", ha detto Meloni. "Ed ecco a voi un’altra splendida diapositiva della sinistra: quella che per decenni ci ha fatto la morale sul rispetto delle donne, ma che poi, per criticare una donna, in mancanza di argomenti, le dà della prostituta".
Due giorni fa Landini è intervenuto durante il programma televisivo condotto da Giovanni Floris. Commentando il primo accordo siglato tra Israele e Hamas attorno al piano di pace promosso da Trump, il ruolo dell'Italia e il rapporto tra il presidente statunitense e la premier, ha criticato duramente la posizione del governo. Il leader della Cgil è tornato sulle polemiche legate alle manifestazioni contro il genocidio in Palestina e allo sciopero indetto lo scorso 3 ottobre, che aveva attirato parecchie critiche dalla maggioranza, inclusa la stessa premier che aveva parlato di "weekend lungo". "I lavoratori, in Italia, sono scesi in piazza per difendere l'onore del Paese, in nome della fratellanza e della democrazia", ha dichiarato. "Cosa che non ha fatto la Meloni che si è limitata a fare la cortigiana di Trump e non ha mosso un dito. Per fortuna che c'erano i cittadini italiani che hanno difeso la dignità e l'onore del Paese".
A quel punto, il conduttore lo ha interrotto: "Cortigiana, verrà ripreso perché è un termine in qualche modo sessista. Intende dire: stare in qualche modo sulla scia di Trump senza incidere?", ha domandato Floris. "Beh, certo. Intendo stare alla corte di Trump, essere il porta borse di Trump", ha risposto Landini. Nonostante il tentativo di chiarimento la frase non è passata inosservata da parte di Meloni che, seppur a due giorni di distanza, ha deciso di rispondere accusando il segretario di averle dato della prostituta.
Il leader di Noi Moderati, Maurizio Lupi ha difeso la premier: "Sarebbe bello che i professionisti del politically correct, sempre pronti a bacchettare chiunque, condannassero oggi le parole di Landini sulla Meloni, definita cortigiana. Non oso immaginare il profluvio di parole sdegnate se, a parti rovesciate, il termine fosse stato usato per Elly Schlein. Anzi, proprio dalla segretaria del Pd ci aspettiamo ora una presa di posizione netta ed inequivocabile. Oltre alle doverose scuse di Landini naturalmente", ha dichiarato.