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La vita da senatore di Adriano Galliani: tre interventi in Aula, zero pdl e le partite del Monza in “missione”

Dopo la vittoria nei playoff della serie B del Monza, i media hanno celebrato la resurrezione calcistica del duo Berlusconi-Galliani. Ma oltre al ruolo di ad del club brianzolo, nel 2018 il Cav ha regalato all’amico un’altra poltrona, quella di senatore. E qui i risultati di Galliani sono molto meno entusiasmanti.
A cura di Marco Billeci
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Fine gennaio, sono i giorni dell'elezione del presidente della Repubblica. Adriano Galliani cammina lungo la strada che porta verso palazzo Montecitorio, dove si vota per il nuovo capo dello Stato. Un curioso chiede ai giornalisti presenti: "Cosa ci fa quello del Milan, qui?".  L'anonimo passante non sa che Galliani ha chiuso la sua storia con il Milan, ormai da anni. Ma soprattutto non sa che  nel frattempo l'ex ad del Diavolo è diventato senatore e dunque è uno dei Grandi Elettori che deve scegliere il nuovo inquilino del Quirinale. D'altronde, non è facile tenere traccia dell'azione del senatore, perché nella sua seconda vita da politico, Galliani ha fatto poco o niente.

Lunedì 30 maggio, tutti i giornali hanno raccontato della resurrezione calcistica del duo Berlusconi-Galliani. Nell'estate 2018, infatti, dopo aver acquistato il Monza, che all'epoca militava in serie C, il Cavaliere aveva chiamato il suo ex braccio destro degli anni del Milan per guidare la barca. Come è andata a finire, è storia nota:  vincendo la finale dei playoff della B la società brianzola si è assicurata per la prima volta nella sua storia l'approdo nella massima serie. Probabilmente, molti meno italiani sanno che pochi mesi prima di ingaggiarlo come amministratore delegato del Monza, Berlusconi aveva regalato all'amico di una vita un'altra poltrona: quella di senatore della Repubblica. Nel marzo 2018, infatti, Galliani è stato eletto a palazzo Madama nelle fila di Forza Italia. E se nel calcio i suoi risultati sono indiscutibili, per la carriera politica non si può dire altrettanto.

"All'inizio della legislatura faceva qualche sporadica presenza. Ma ora sono mesi che non lo si vede più né in Aula, né in Commissione", raccontano a Fanpage.it i colleghi di Galliani, che con lui condividono, o almeno dovrebbero, l'impegno all'interno dell'aula e delle commissioni. D'altronde i numeri della classifica di Openpolis parlano chiaro: con solo il 53,97 percento delle presenze, Galliani è uno dei senatori meno presenti dell'intero emiciclo. Non solo, molte delle apparizioni del senatore, come detto, si concentrano all'inizio del suo mandato. Se invece concentriamo l'analisi sull'ultimo anno di attività legislativa, scopriamo che dal primo giugno 2021, Galliani ha partecipato alle giornate di votazioni in appena cinque occasioni, oltre alla già citata elezione del presidente della Repubblica.

In missione, ma in tribuna allo stadio

Va detto che, sempre secondo i dati di Openpolis, le assenze di Galliani sono il 9,82 percento, appena sopra la media dei senatori. Dove passa il resto del tempo allora? In quelle che nel gergo parlamentare vengono definite "Missioni".  Si tratta di impegni autorizzati dalla presidenza che tengono il parlamentare lontano dall'aula, teoricamente per compiti legati al ruolo istituzionale. Per questo motivo, a differenza degli assenti, per gli onorevoli in missione non scatta la decurtazione della diaria. La stessa Openpolis, tuttavia, definisce quella delle missioni una categoria poco trasparente perché "non c'è alcun controllo sull'attività effettivamente svolta dal parlamentare".

Il numero di giorni senza mettere piede in Senato di Galliani risulta anomalo anche perché il senatore non ha nessuno degli incarichi che solitamente giustificano le missioni: non è leader di partito, non è presidente del gruppo o di una Commissione, né componente dell'ufficio di presidenza di palazzo Madama. C'è poi da notare un'altra particolare coincidenza. In più di un'occasione l'ad del Monza è risultato in missione per il Senato, ma presente a seguire la sua squadra sugli spalti. È successo ad esempio il 21 settembre 2021, quando Galliani non si è presentato al voto di fiducia sulla riforma del processo civile, ma la sera si trovava allo stadio per Pisa-Monza. Stessa cosa in occasione di Ternana-Monza del 15 febbraio scorso e di Pordenone-Monza della settimana successiva.

E ancora, il 2 marzo Galliani risultava in missione per il Senato, ma alle 18.30 sedeva regolarmente accanto a Berlusconi in tribuna vip dello stadio Brianteo per Monza-Parma. Il 15 dello stesso mese esultava per il 3 a 0 dei suoi giocatori ad Alessandria, mentre ufficialmente si trovava distante da palazzo Madama per incarichi istituzionali. Il 6 aprile si faceva fotografare insieme al cantante Gianluca Grignani negli spogliatoi dello stadio brianzolo in occasione di Monza-Ascoli, nelle stesse ore in cui i senatori erano chiamati a esprimersi su una serie di provvedimenti. E figuriamoci se il 18 maggio, Galliani poteva scegliere di stare a Roma invece di seguire la squadra nella trasferta di Brescia, per l'andata della semifinale dei playoff.

Va bene, abbiamo capito che Galliani preferisce lo stadio alle aule parlamentari. Ma quando invece si presenta a palazzo Madama, cosa fa? Anche dal punto di vista della produzione legislativa, il suo apporto lascia abbastanza a desiderare. Non risultano, infatti, né mozioni né proposte di legge che portino in calce il suo nome come primo firmatario, quello cioè che solitamente è il promotore dell'iniziativa. Gli emendamenti presentati sono appena una decina dall'inizio della legislatura, di cui nessuno approvato. Gli interventi in aula, appena tre.

Insomma, considerando che per avverare il sogno della serie A, Berlusconi ha buttato nel Monza quasi 70 milioni in quattro anni, non gli può dispiacere il fatto che la lauta integrazione salariale del suo amministratore delegato  sia a carico dei contribuenti. I tifosi brianzoli ringraziano, il resto degli italiani un po' meno

La replica del senatore Galliani a Fanpage.it

Il senatore Galliani ha inviato a Fanpage.it una precisazione che pubblichiamo integralmente:

Buonasera, a seguito dell’articolo pubblicato lo scorso 1 giugno sul vostro sito in merito alle assenze alle sedute del Senato da parte del Senatore Adriano Galliani, si precisa quanto segue. Le assenze delle sedute in Senato del Senatore Adriano Galliani non sono state dovute a missione, bensì a congedo. A differenza degli assenti in missione, per gli onorevoli in congedo scatta la decurtazione della diaria. Il Senatore Adriano Galliani non ha quindi ricevuto la diaria a seguito delle sue assenze per congedo.

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