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La tassa sugli extraprofitti delle banche agita la maggioranza, Salvini tira dritto: “Misura doverosa”

La tassa sugli extraprofitti bancari non ha agitato solo i mercati, con quasi nove miliardi di euro di capitalizzazione bruciati in Borsa, ma anche la maggioranza. Forza Italia, infatti, avrebbe espresso qualche dubbio sulla norma, ma Matteo Salvini tira dritto: “È opera di redistribuzione economicamente e socialmente doverosa”
A cura di Annalisa Girardi
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La tassa sugli extraprofitti bancari, annunciata lunedì sera in conferenza stampa da Matteo Salvini, ha innescato un terremoto in Borsa. I titoli bancari sono infatti crollati e in un'unica giornata sono stati bruciati quasi nove miliardi di capitalizazione. Le turbolenze non sono solo economiche, ma anche politiche: Paolo Barelli, capogruppo di Forza Italia alla Camera, si è infatti affrettato a chiedere modifiche in Parlamento, facendo intendere che il suo partito non fosse del tutto in linea con il provvedimento ratificato in Consiglio dei ministri. Subito il ministero dell'Economia ha rassicurato, affermando che si stanno ancora delineando i contorni della norma e che l'intenzione sarebbe quella di mettere un tetto massimo alla nuova tassa pari allo 0,1% dell'attivo e del 25% del patrimonio.

Se in un primo momento, inoltre, si era parlato di applicare la tassa ai margini degli interessi del 3% e 6%, riferiti rispettivamente agli anni 2022 e 2023 nel confronto con quelli precedenti, dopo un confronto con la Ragioneria dello Stato queste percentuali sono stati riviste: per gli extramargini del 2023 si passa al 10% e per quelli del 2022 al 5%.

La misura, comunque, continua a portare tensioni nella maggioranza. Se Lega e Fratelli d'Italia la rivendicano, Barelli suggerisce che forse il governo avrebbe dovuto valutare meglio il provvedimento, viste le conseguenze che ha innescato in Borsa. Forza Italia, comunque, si dice pronta a presentare i propri emendamenti. Anche il segretario nazionale Antonio Tajani sottolinea al Corriere della Sera che "la tassa vale solo per un anno e potrà essere approfondita durante l'esame delle Camere".

Diversa la linea del leader della Lega. Che intervenendo a Radio Anch'io afferma: "Qualche banchiere si è rammaricato, però stiamo parlando di un settore che sta facendo miliardi e miliardi di euro di guadagni senza muovere un dito e quindi è un'opera di redistribuzione economicamente e socialmente doverosa". I ricavi, ha spiegato il vicepresidente del Consiglio, andranno infatti "a chi ha un mutuo che sta aumentando in maniera spropositata e finiranno in legge di Bilancio per il taglio delle tasse e l'aumento degli stipendi". Salvini ha poi ricordato che "le principali cinque banche italiane nei primi sei mesi dell'anno hanno fatto più di dieci miliardi di utile perché hanno aumentato i costi per chi ha un prestito, ma non hanno aumentato gli interessi ai risparmiatori; quindi sono state molto veloci ad aumentare i costi, ma non sono state altrettanto veloci ad aumentare gli interessi e stanno macinando miliardi e miliardi di euro, che stanno pagando gli italiani".

Anche il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Aldolfo Urso, ospite di Omnibus su La7, ha ribadito che "siamo intervenuti per riportare giustizia, questo denaro andrà a famiglie e lavoratori svantaggiati, andrà a chi ne ha bisogno". Il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani di Fratelli d'Italia, ha spiegato al Qn: "Non ci siamo chiesti se la misura era di destra o di sinistra, ma solo se serviva ad aiutare le persone. Nessuno è contento di nuove tassazioni. Non mi aspettavo certo che le banche festeggiassero".

Ad ogni modo, non è solo la maggioranza ad aver avuto reazioni diverse alla notizia della norma. Se Movimento Cinque Stelle e Partito democratico hanno infatti commentato in modo positivo la tassa sugli extraprofitti, non la pensa allo stesso modo Azione. Carlo Calenda ha infatti scritto su Twitter: "Sbagliata la tassazione sugli extraprofitti delle banche. Siamo favorevoli alla possibilità di sospendere il pagamento della quota capitale dei mutui per le famiglie a basso reddito che non sono in condizioni di pagare. Ma le tassazioni sugli extraprofitti sono legittime solo in caso di eventi straordinari, vedi energia-guerra, che falsano in modo determinante il funzionamento del mercato. Si stabilisce un precedente molto pericoloso. Domani avremo la tassazione sugli extraprofitti delle friselle pugliesi, dei toast dimezzati o dei lettini? Al momento non è neppure chiaro come questa norma possa essere compatibile con il diritto europeo".

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