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La proposta di Di Maio: “Pensione dopo 41 anni di lavoro indipendentemente dall’età”

Luigi Di Maio propone la ‘Quota 41’, ovvero una formula per cui i lavoratori potranno andare in pensione dopo 41 anni di lavoro indipendentemente dalla loro età. Il candidato alla presidenza del Consiglio del M5s annuncia che il programma pensioni del Movimento verrà presentato nei prossimi giorni e torna sull’abolizione della legge Fornero.
A cura di Stefano Rizzuti
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In pensione dopo 41 anni di lavoro, indipendentemente dall’età. Questa è l’ultima proposta lanciata dal candidato alla presidenza del Consiglio del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio in campagna elettorale. L’idea del capo politico del M5s è quella di presentare l’iniziativa chiamata ‘Quota 41’: “Si basa sul concetto che dopo 41 anni di lavoro devi andare in pensione”, senza alcun legame “tra tempo di lavoro ed età pensionabile, non esiste più la somma di tempo di lavoro ed età”.

Di Maio è intervenuto a Tgcom24 e ha annunciato che il programma sulle pensioni del Movimentosarà presentato nei prossimi giorni”. Intanto, sulla legge Fornero ha aggiunto: “Va abolita non solo per chi deve andare in pensione ma per tutti i giovani”. E sul tema non ha perso l’occasione per attaccare il leader della Lega Matteo Salvini: “Si è venduto per qualche poltrona e rinnega l’abolizione di questa legge”, ha dichiarato riferendosi al passo indietro fatto da Berlusconi che ha parlato solamente di una parziale revisione del provvedimento.

Il candidato alla presidenza del Consiglio del M5s ha parlato anche di Renzi e della notizia trapelata oggi sulla telefonata avuta con De Benedetti riguardo al decreto sulle banche popolari: “È uno scandalo – ha affermato – sapere che il premier, allora Matteo Renzi, mentre stava per fare un decreto legge in 25 minuti che azzerava i risparmi dei risparmiatori, chiamava De Benedetti per dirgli che stava per fare il dl e quello attacca, chiama i suoi e dice: stanno per fare il decreto legge, comprate le azioni. Se questo è il modello del Pd, di coloro che dovevano esser la sinistra, io quel modello lo combatterò con tutte le mie forze. Non vanno votati, quei signori al massimo possiamo mandarli all'opposizione ma io sarei per mandarli a casa”.

Dopo l’annuncio di Matteo Salvini, leader della Lega, che ha detto di voler abolire l’obbligatorietà dei vaccini, Di Maio ha commentato: “Io sono vaccinato, vaccinerei mio figlio. La mia famiglia è vaccinata, crediamo nei vaccini”.

Di Maio è tornato anche sull’uscita dall’euro, già esclusa ieri: “Nessun cambio di linea – ha risposto sul tema -. Ma nel 2013 la Germania aveva un governo monolitico, l'asse franco-tedesco era fortissimo, c'era ancora a pieno titolo la Gran Bretagna. Era molto difficile riuscire a contrattare ai tavoli europei. Oggi è cambiato tutto. La Germania da 90 giorni non riesce a fare un governo, la Spagna ha un governo di minoranza, la Francia ha i partiti tradizionali ridotti ai minimi termini. È tempo di modificare le regole attorno all'euro, non di uscire dall'euro”.

Questa mattina il Movimento Cinque Stelle e il suo capo politico avevano lanciato il sito ‘leggidabolire.it’, un portale in cui i cittadini “potranno presentare la propria proposta di leggi da abolire”. L’obiettivo è quello di abolire 400 leggi nei primi cento giorni di governo. “Ogni giorno c'è una nuova norma che crea il caos a cui sono sottoposti i cittadini – ha concluso -. Con questo ritmo si blocca il Paese”. Di Maio ha proposto anche “l’abolizione di redditometro, split payment e modello dell’Agenzie delle Entrate-Riscossione”.

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