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La ministra Bernini promette 60mila posti letto per studenti in tre anni (ma saranno tutti privati)

La ministra dell’Università è intervenuta alla Camera dei deputati durante il question time, per spiegare come il governo pensa di risolvere il problema del caro affitti e della scarsità di alloggi studenteschi.
A cura di Tommaso Coluzzi
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La ministra Bernini rivendica quanto fatto finora dal suo ministero e dal governo sugli alloggi studenteschi, guardando a ciò che arriverà da qui al 2026. Le risposte alle interrogazioni parlamentari dell'opposizione, di particolare attualità viste le proteste degli studenti contro il caro affitti, sono state l'occasione per elencare ciò che è stato fatto e ciò che si farà: "Questo governo sa che garantire il diritto allo studio non è una parola, ma un percorso – ha detto Bernini – Significa mettere in campo più azioni contemporaneamente. Lo stiamo facendo anche, e non solo, con i fondi del Pnrr". La ministra, in questo caso, ha fatto riferimento agli ormai famosi 660 milioni di euro, che negli ultimi giorni sono stati prima sbloccati, poi ribloccati e poi – molto probabilmente – sbloccati di nuovo.

"L'obiettivo è creare 60mila posti letto a fronte dei 40mila attuali, da qui al 2026 – ha continuato Bernini – La riforma è partita e anche bene, con un primo intervento da 300 milioni di euro". Poi ha spiegato: "Con decreto legge Aiuti ter e i due decreti attuativi è previsto l'ingresso di operatori privati. Per consentire di soddisfare appieno il numero di posti letto nei tempi del Pnrr, la strada del partenariato con il privato è imprescindibile. Lo Stato da solo non riuscirebbe a soddisfare la domanda". Ma ci ha tenuto a precisare che "il governo non ha intenzione di compromettere l'intervento pubblico puntando solamente sul settore privato, ma di valorizzare il contributo che i privati possono dare".

La ministra Bernini ha anche annunciato un tavolo sul caro affitti, che si riunirà a partire da domani: "Ho convocato un tavolo tecnico con le regioni, Crui, il coordinamento degli studenti (Cnsu), Andisu e gli enti del diritto allo studio – ha spiegato – Avvieremo un gruppo di coordinamento". Gli stanziamenti del Pnrr "si muovono in parallelo alle politiche ordinarie di questo governo – ha rivendicato ancora la ministra dell'Università – A un mese dall'insediamento, con la legge di Bilancio, abbiamo investito 467 milioni per creare nuovi alloggi. Non abbiamo effettuato alcuna scelta tra operatori pubblici o privati, il nostro unico obiettivo è raggiungere obiettivi nei tempi prestabiliti".

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