La falce e il martello tornano in Parlamento, il senatore Dessì rappresenta il Partito Comunista

Il Partito Comunista torna in Parlamento. La notizia viene data da quello che, da qualche giorno, è il suo unico rappresentante tra Montecitorio e Palazzo Madama: il senatore Emanuele Dessì. Ex Movimento 5 Stelle, uscito dal gruppo pentastellato in dissenso con la decisione del partito di entrare a far parte della maggioranza che sostiene tuttora il governo Draghi. Prima Dessì è entrato nel Gruppo L'alternativa c'è, che ha raccolto fin da subito tutti i grillini che hanno abbandonato il Movimento dopo la fine del governo Conte due e che tuttora fa opposizione all'esecutivo guidato da Mario Draghi, poi la decisione di entrare a far parte del Partito Comunista.
Il senatore romano, alla prima legislatura, eletto nelle fila del Movimento 5 Stelle, ha aderito al Partito Comunista fondato da Marco Rizzo nel 2009. Dessì ha pubblicato sul suo profilo Facebook una lettera firmata proprio da Rizzo e dal presidente Giuseppe Canzio Visentin e indirizzata alla presidente del Senato Casellati: "Con la presente per notificarle che il senatore Emanuele Dessì attualmente membro del Gruppo Misto, ottenuta una vostra autorizzazione, rappresenterà nell'istituzione che lei presiede il Partito Comunista – si legge nella lettera – Siamo inoltre a segnalarle che il nostro partito è stato presente nel 2018 alle elezioni politiche e nel 2019 alle elezioni europee con il proprio simbolo qui rappresentato".
La lettera è di qualche giorno fa, ma viene pubblicata ora per un motivo: "L'autorizzazione è arrivata – annuncia lo stesso Dessì nel post – Da oggi rappresento, nel Parlamento italiano, il Partito Comunista". E aggiunge: "Dopo un lungo peregrinare, spesso piacevole, a volte tormentato, si torna a casa". La notizia è confermata dalla pagina personale del parlamentare sul sito del Senato. Chiaramente, non avendo i numeri, non si tratta di un Gruppo parlamentare autonomo, ma di una componente del Misto.