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La consigliera Cappellaro spiega perché si trovava alla festa della cacca

A Palazzo Ferrajoli venerdì si è tenuto “il party della cacca”. Presenti Cicciolina, la contessa De Blanck, Carmen Russo e anche la consigliera PDL della defunta giunta Polverini. Contattata dal Corsera, giustifica così la sua presenza: «Embè? Perché, non è vero che stamo tutti nella merda?».
A cura di Biagio Chiariello
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veronica cappellaro festa della merda

Veronica Cappellaro, 31 anni, consigliere della Regione Lazio, presidente della Commissione Cultura, sport e spettacolo nonché membro della Commissione sul federalismo fiscale e Roma Capitale. Di lei si sta parlando sempre più spesso negli ultimi giorni, sopratutto in relazione alle spese pazze di Franco Fiorito (ci sarebbe un book fotografico da oltre mille euro e cene da Pasqualino al Colosseo per 17 mila euro "finanziate" direttamente da Er Batman coi fondi del Pdl alla Pisana). Anche se, va detto, si è fatta notare pure lo scorso anno per un'intervista in cui legge le risposte dal gobbo. Qualche giorno fa il suo nome è risalito alla ribalta per la partecipazione alla festa super cafona sulla cacca, organizzata dall’ex playboy Paolo Pazzaglia a casa sua, ovvero a Palazzo Ferrajoli, di fronte a Palazzo Chigi, come mostrano le foto del Portaborse. Tra le varie Cicciolina, Contessa De Blanck e Carmen Russo, tra water, mutande sporche e profiterole dalle forme equivoche, c'era pure lei.

VERONICA_CAPPELLARO

L'obiettivo di quel party era denunciare un pensiero che ormai tormenta il Belpaese: detto civilmente "abbiamo toccato il fondo", detto in modo più volgare "siamo proprio nella merda". Questo, secondo la ricostruzione di Fabrizio Roncone sul Corriere della Sera, era anche l'invito fatto recapitare ai tanti vip presenti. Tra loro però non c'era sicuramente la Cappellaro: «Io ho una regola ferrea: i politici, a casa mia, non mettono piede. Quella s'è imbucata» avrebbe spiegato Pazzaglia al Corsera.

Diversi i figuranti presenti al party, tra loro si distingueva in maniera particolare l'operaio Fiat che vagava fra i trecento invitati chiedendo l'elemosina. Ma gli occhi erano tutti per l' "imbucata" Cappellaro, che al Corriere ha spiegato il motivo della sua presenza a Palazzo Ferrajoli:

«Primo: la festa sugli escrementi non l’ho organizzata io, ero solo un’invitata. Secondo: che male c’è ad andare a una festa?».La festa era organizzata in sfregio a voi politici. «Embè? Perché, non è vero che stamo tutti nella merda?». Senta… «Pure lei, non creda, pure lei è nella merda se è costretto a chiedermi di quella festa, invece di farmi domande sulla mia importante attività alla Regione Lazio…». Allora devo chiederle come e perché, con i soldi del suo gruppo, soldi pubblici, ha speso 1.080 euro per una serie di ritratti fotografici, 17 mila euro per una serie di cene da «Pasqualino al Colosseo» e 8.800 euro per un aperitivo al «Bar Martini»: perché? «Ah, vabbé… No, dico: mi vuole mettere in croce per un aperitivo?». Un aperitivo da 8.800 euro: signora… «Senta, ma qual è il politico che paga di tasca sua? Lei ne conosce? E poi… ma che me ne frega a me’! Posso sta’ a perde tempo con lei pe na’ festa sulla merda?».

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