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Ingresso a Medicina, quali materie saranno obbligatorie al primo semestre: l’annuncio del governo

Chimica, fisica e biologia sono le tre materie obbligatorie che si studieranno nel primo semestre di Medicina, quello aperto a tutti. Ad annunciarlo è stata la ministra dell’Università Anna Maria Bernini durante il question time al Senato. “Non serviranno costosi corsi preparatori, in passato c’era un orribile mercato della formazione legato ai test”.
A cura di Luca Pons
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immagine di repertorio
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Arriva una delle novità più attese per la facoltà di Medicina 2025/2026: chimica, fisica e biologia saranno le materie obbligatorie da studiare nel primo semestre, quello che diventerà aperto con la cancellazione del test d'ingresso. L'annuncio è arrivato da parte della ministra dell'Università, Anna Maria Bernini, chiamata in causa oggi al Senato durante il question time.

"Entro maggio faremo i decreti ministeriali, finora abbiamo mantenuto tutte le promesse", ha ribadito Bernini, che ha anche detto che si farà il possibile perché tutte le lezioni siano svolte in presenza e non a distanza, per quanto possibile. "La didattica non sarà solo a distanza, il presupposto è in presenza, salvo possibilità di collegamenti a distanza. Decideranno gli atenei in autonomia". Resta da capire come questo verrà messo in pratica dalle università, dato che il numero di iscritti nel primo semestre sarà molto più alto degli scorsi anni mentre i locali universitari resteranno sostanzialmente identici.

Chimica, fisica e biologia sono le tre "materie caratterizzanti", ha detto Bernini, che si studieranno e che poi saranno oggetti dell'esame con cui si deciderà chi passa al secondo semestre (ed è ufficialmente iscritto a Medicina) e chi invece sarà bocciato e quindi non potrà continuare. La ministra ci ha tenuto a sottolineare che non serviranno corsi preparatori: "Si studieranno queste tre materie caratterizzanti, per cui non servirà alcun corso di preparazione. La preparazione sarà gratuita e predisposta dalle singole università".

"Mi permetto di disincentivare qualsiasi costoso corso di formazione, perché non è assolutamente necessario", ha insistito. "Lo segnalo con molta determinazione, perché come sapete i test erano correlati da un orribile mercato della formazione costosissimo e un altrettanto orribile mercato del turismo universitario forzato, presso università straniere, da cui le nostre studentesse e i nostri studenti facevano fatica a tornare".

Terminato il primo semestre ci saranno "esami di profitto", con "voti che renderanno possibile l'accesso a una graduatoria nazionale. Tutto sarà organizzato a livello nazionale". Entro maggio dunque si aspettano non solo il decreto legislativo già varato, che arriverà domani al Consiglio dei ministri per l'approvazione definitiva, ma anche i decreti ministeriali.

Bernini ha infine confermato che il nuovo modello partirà "da quest'anno". Non c'è più intenzione, quindi, di far slittare le scadenze e di utilizzare il vecchio test di Medicina per il 2025/2026. "I vecchi test non erano selettivi né formativi, erano un gioco il lancio della monetina su cui si basava il futuro degli studenti che venivano scartati senza possibilità di far vedere le loro capacità", ha aggiunto. "Ora si formeranno in presenza o a distanza per sei mesi; diamo agli studenti la possibilità di studiare tre materie ed i crediti formativi potranno spenderli ovunque all'esito degli esami di profitto".

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