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Video Fanpage su Fdi, procura Milano apre inchiesta: ipotesi finanziamento illecito a partiti

Dopo l’esposto presentato questa mattina da Europa Verde la procura di Milano ha aperto un’inchiesta a partire dal video di Fanpage.it ‘Lobby nera’. I reati ipotizzati sono finanziamento illecito ai partiti e riciclaggio. Ma sotto la lente dei magistrati milanesi potrebbe esserci anche un altro reato, apologia di fascismo.
A cura di Annalisa Cangemi
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La Procura di Milano ha aperto un'inchiesta con le ipotesi di finanziamento illecito ai partiti e riciclaggio per far luce sulla vicenda al centro dell'inchiesta giornalistica di Fanpage relativa alla campagna elettorale di Fratelli d'Italia per le amministrative di Milano. L'indagine dovrà far luce sui presunti finanziamenti in nero per la campagna elettorale di Fdi a Milano, e in particolare a sostegno della candidata di Fdi Chiara Valcepina.

L'inchiesta nasce dall'esposto presentato questa mattina da Europa Verde, a firma di Angelo Bonelli ed Eleonora Evi, i due co-portavoce del partito ambientalista. "Quanto riportato nel servizio se fosse confermato prefigurerebbe i reati di riciclaggio e finanziamento illecito ai partiti", si legge nel testo della lettera-denuncia di Europa Verde-Verdi indirizzata al procuratore capo di Milano Francesco Greco: "Le chiediamo pertanto di valutare con urgenza l'opportunità di aprire un'indagine per accertare se nei fatti descritti dal video inchiesta siano stati commessi reati e conseguentemente di adottare i provvedimenti di legge".

Sotto la lente dei magistrati sono finiti i versamenti irregolari proposti al nostro giornalista infiltrato dall'europarlamentare di Fratelli d'Italia Carlo Fidanza, capo delegazione FdI al Parlamento Ue. Fidanza è stato costretto ad autosospendersi, lasciando ogni incarico nel partito. Gli accertamenti sulla vicenda saranno eseguiti dal nucleo di polizia economico-finanziaria della GdF sotto il coordinamento dell'aggiunto Maurizio Romanelli e dei pm Giovanni Polizzi e Piero Basilone.

Gli episodi dell’inchiesta

Nel video si sente chiaramente Roberto Jonghi Lavarini, storico esponente della destra milanese soprannominato "il Barone Nero" raccontare dell'esistenza di "lavatrici" per ripulire gli eventuali finanziamenti ricevuti in nero. Nel filmato non mancano saluti romani, battute antisemite, frasi che inneggiano al fascismo e al nazismo. Poco fa il Barone nero ha rilasciato la seguente dichiarazione: "Tanto rumore per nulla, tanto fumo e niente arrosto. Solo battute, millanterie e goliardate da bar". I magistrati milanesi dovranno valutare la presenza di profili penalmente rilevanti in capo agli esponenti del partito di Giorgia Meloni coinvolti nella vicenda.

Procura valuta anche il reato di apologia del fascismo

La procura di Milano è intenzionata ad acquisire presto l'intero girato dell'inchiesta realizzata da Fanpage.it. Le prime verifiche saranno focalizzate proprio sull'analisi del video integrale, oltre 100 ore. Sul fascicolo aperto in procura si mantiene il massimo riserbo, ma se le ipotesi di reato contenute nell'esposto-denuncia dei Verdi fanno riferimento al riciclaggio e al finanziamento illecito, secondo indiscrezioni ci potrebbe essere un altro profilo su cui indagano i magistrati milanesi, e cioè apologia di fascismo, in riferimento ad alcune frasi e gesti mostrate nel video.

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