Il videoracconto della piazza per Gaza: “Siamo oltre 300mila. Israele si fermi, Meloni è complice”

A cura di Marco Billeci e Giulia Casula
È terminata la manifestazione organizzata da Pd, Movimento 5 Stelle e Alleanza Verdi-Sinistra per protestare "contro i crimini del governo Netanyahu e i massacri a Gaza". Il corteo, partito nel primo pomeriggio da piazza Vittorio Emanuele a Roma, è proseguito lungo via Emanuele Filiberto per terminare in piazza San Giovanni in Laterano. Sul palco allestito per l'occasione si sono alternati vari ospiti, tra cui Gad Lerner, la storica Anna Foa, la giornalista Rula Jebreal, che nei loro interventi hanno condannato quanto sta accadendo nella Striscia.
All'evento, secondo i numeri forniti dagli organizzatori, hanno partecipato oltre 300mila manifestanti che hanno fatto sentire la loro voce al grido di "Palestina libera", sventolando la bandiera palestinese, assieme a quella della pace e ai simboli dei partiti che hanno aderito all'iniziativa.
Sul palco si sono alternati i leader politici che, a partire dalla mozione unitaria depositata qualche settimana fa in Parlamento, si sono espressi duramente nei confronti del governo Meloni, definendolo "complice" di Netanyahu e chiedendo l'immediata interruzione degli accordi militari con Israele.
"Qui c'è un'Italia che non tace, non come sta facendo il governo Meloni. È una piazza che chiede il cessate il fuoco immediato, di liberare tutti gli ostaggi nelle mani di Hamas, di sbloccare gli aiuti umanitari e che dice finalmente che bisogna riconoscere lo Stato di Palestina", ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein ai microfoni di Fanpage.it. Replicando alle accuse del governo usare la manifestazione per Gaza come un attacco politico, Schlein ha ricordato di aver chiamato, nel febbraio dell'anno scorso, la presidente Meloni per firmare assieme una richiesta di cessate il fuoco. " Si arrampicano sugli specchi come al solito. Qui non si tratta di maggioranza o opposizione, ma di umanità. È tempo che il governo smetta di tradire la tradizione di pace di questo Paese".
"Riteniamo infamanti le accuse di antisemitismo a chi come noi ha fatto della lotta contro il razzismo una battagli dell'agire quotidiano", ha detto il leader di Avs Angelo Bonelli. "Quando si bombardano scuole, ospedali, si uccidono medici e bambini, ci troviamo davanti a una strategia di pulizia etnica".
"Dividerci sulla scelta di pronunciare o meno una parola sia un gigantesco errore. Siamo di fronte a un genocidio. L'unità di questa piazza è la cosa più importante, non solo per noi ma per i palestinesi", ha detto Nicola Fratoianni. "Noi non ci siamo mai sottratti quando c'è un progetto che a noi sta a cuore, come sul salario minimo. Su Gaza sin dall'inizio abbiamo condannato quello che succede. A noi piace mescolare le bandiere per una giusta causa", ha commentato il presidente del M5s Giuseppe Conte. "Questa piazza condanna l'ipocrisia di un governo complice, stop al genocidio".