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Guerra in Ucraina

Ucraina, il segretario Nato: “L’aumento della spese militare in Italia fa differenza per tutta l’Alleanza”

“L’Italia fa la differenza perché ha un’economia forte e importante. Qualsiasi aumento da parte dell’Italia avrebbe un impatto sulla spesa totale per la difesa della Nato”: lo ha detto il segretario generale dell’Alleanza Atlantica, Jens Stoltenberg.
A cura di Annalisa Girardi
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Anche il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, è intervenuto nel dibattito sull'aumento delle spese militari, che in questi giorni sta agitando la politica italiana. "Tutti i nostri alleati hanno aumentato la spesa per la difesa e ovviamente l'Italia fa la differenza perché ha un'economia forte e importante. Qualsiasi aumento da parte dell'Italia avrebbe un impatto sulla spesa totale per la difesa della Nato", ha detto durante una conferenza stampa in cui ha presentato il rapporto annuale del 2021.

"Tutti gli Alleati hanno convenuto al vertice Nato della scorsa settimana che dobbiamo rispettare gli impegni presi insieme nel 2014 per aumentare la spesa per la difesa e anche la soglia del 2%, per cui accolgo con favore qualsiasi accordo in Italia su un ulteriore aumento della spesa per la difesa", ha poi aggiunto sottolineando nuovamente come le decisioni che vengono prese in Italia abbiano un impatto su tutta l'Alleanza. L'accordo di compromesso al quale stanno lavorando le forze politiche, che su proposta del ministro Lorenzo Guerini dilaterebbe al 2028 i tempi per raggiungere quota 2% del Pil in spese militari, "dimostra una maggiore comprensione della necessità di investire nella nostra sicurezza", ha commentato il segretario generale Nato.

Stoltenberg ha anche affermato di essere consapevole di quanto possa essere duro "investire nella sicurezza perché questo significa avere meno risorse per salute o istruzione, ma se vediamo l'azione aggressiva della Russia contro l'Ucraina ci rendiamo conto che senza la pace non avremo successo in nessun altro settore della nostra società". Per poi concludere: "La pace è la base e abbiamo bisogno di investire di più nella sicurezza".

Sull'andamento del conflitto in Ucraina, invece, il segretario ha spiegato: "I russi non si stanno ritirando ma riposizionando. Secondo la nostra intelligence la Russia sta cercando di raggrupparsi, rifornirsi e rafforzare la sua offensiva nella regione del Donbass. Mantiene anche la sua pressione su Kiev e altre città, dunque ci aspettiamo altre azioni offensive che porteranno anche più sofferenza".

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