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Il ruolo di Frontex nel naufragio di Cutro, agenzia Ue: “Spetta a Stati classificare evento come Sar”

Il ministro dell’Interno Piantedosi ha spiegato che in merito al naufragio di Cutro il velivolo di Frontex non aveva segnalato una situazione di pericolo. Tuttavia l’agenzia ha fatto sapere di aver “rilevato una significativa risposta termica dai portelli aperti a prua e altri segni che avrebbero potuto esserci persone sotto il ponte”, e di aver avvisato le autorità.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il mare continua a restituire i corpi senza vita delle vittime del naufragio di Crotone in Calabria: il bilancio per il momento è fermo a 67 morti. E si fa fatica a ricostruire la catena dei soccorsi e risalire alle responsabilità.

Il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi oggi si è presentato in commissione Affari Costituzionali alla Camera per illustrare le linee programmatiche del suo dicastero, ed è tornato su quanto accaduto nella notte tra sabato e domenica scorsi. Il titolare del Viminale ha voluto ripercorre l'operato del governo, specificando che il velivolo di Frontex che aveva individuato il barcone "non aveva segnalato situazioni pericolose o ‘distress' a bordo, indicando una buona galleggiabilità dell'imbarcazione. Poi – ha aggiunto – le condizioni meteo sono peggiorate diventando particolarmente avverse", sottolineando che bisogna lasciar lavorare la magistratura.

Anche il ministro dei Trasporti Matteo Salvini ha difeso Piantedosi: "Se uno non si fida di Frontex allora chiudiamo baracca e burattini, io non arrivo a fare polemica politica sui morti, sulla pelle degli altri. Posso solo pregare per questi 67 morti, io lavoro per cercare di fermare queste partenze che sono morti annunciate".

L'agenzia europea Frontex però ha fatto sapere che le operazioni di ricerca e soccorso in mare (Sar) prevedono responsabilità e ruoli distinti. Sono sempre le autorità nazionali competenti a classificare un evento come di ricerca e soccorso, ha specificato in un comunicato, in merito al naufragio.

Nella dichiarazione l'agenzia aggiunge di aver "immediatamente informato il Centro di coordinamento internazionale dell'operazione Themis e le altre autorità italiane competenti dell'avvistamento, fornendo la posizione dell'imbarcazione, le immagini a infrarossi, la rotta e la velocità".

"Nelle ultime ore di sabato, un aereo di Frontex che monitorava l'area di ricerca e soccorso italiana nell'ambito dell'operazione congiunta Themis ha avvistato un'imbarcazione diretta verso la costa italiana", si legge nella ricostruziuone. "Una persona era visibile sul ponte. La barca navigava da sola e non c'erano segni di pericolo. Tuttavia, le termocamere a bordo dell'aereo Frontex hanno rilevato una significativa risposta termica dai portelli aperti a prua e altri segni che avrebbero potuto esserci persone sotto il ponte. Ciò ha sollevato i sospetti degli esperti di sorveglianza di Frontex", prosegue la dichiarazione.

"Il nostro aereo ha continuato a monitorare l'area fino a quando non è dovuto rientrare alla base per mancanza di carburante. Le autorità italiane coinvolte hanno inviato due motovedette per intercettare la nave; tuttavia le avverse condizioni meteorologiche le hanno costrette a rientrare in porto. L'operazione di salvataggio è stata dichiarata nelle prime ore di domenica, dopo che il naufragio era stato localizzato al largo di Crotone. L'operazione di soccorso, coordinata dalle competenti autorità italiane, è stata condotta a terra, in mare e in aereo e supportata da mezzi navali e aerei di Frontex".

Quali sono i compiti di Frontex

Sul suo sito inoltre l'agenzia specifica che "non può condurre operazioni di ricerca e soccorso in autonomia o senza il coordinamento di un Mrcc nazionale", un centro di coordinamento delle operazioni di soccorso; "non può inviare alcuna imbarcazione per portare a termine un'operazione di salvataggio" e "non decide sul luogo di sbarco delle persone salvate".  Sono le autorità nazionali che "classificano un incidente come operazione di ricerca e soccorso, avviano le operazioni Sar, coordinano le operazioni nelle rispettive aree Sar, inviano aerei e navi nell'area di soccorso, incluse imbarcazioni private, commerciali o di Ong, decidono il luogo di sbarco, registrano e identificano le persone dopo lo sbarco, processano le richieste di asilo".

Frontex insomma ha compiti sussidiari, anche perché gli Stati tengono alle proprie competenze nazionali. Quindi l'agenzia Ue "aiuta", "monitora", "lavora con", ma sono gli Stati nazionali che conservano il potere decisionale. Per parte sua, l'agenzia con sede a Varsavia "allerta i centri nazionali di soccorso, ogni volta che i suoi aerei o navi individuano un'imbarcazione in difficoltà". Dato che il Mediterraneo Centrale è grande quanto la Francia e la Spagna messe insieme, e il fattore tempo in questi casi è decisivo, ogni volta che ci sono vite in pericolo "imminente", allerta "tutte le navi della zona dell'imminente pericolo". In base al diritto internazionale, un allarme simile "può essere attivato da qualsiasi aereo o imbarcazione che assista a un'emergenza quando la barca è alla deriva, quando c'è un incendio a bordo, quando la barca sta affondando o quando ci sono persone in acqua". 

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