Il presidente di Comunione e Liberazione si è dimesso: i motivi dell’addio di don Julián Carrón

Don Julián Carrón si è dimesso da presidente del movimento Comunione e Liberazione che guidava dal 2005, dalla morte del fondatore don Luigi Giussani. Il suo mandato sarebbe finito nel 2023, ma ha deciso di dimettersi in anticipo rispetto alla scadenza naturale dell'incarico. La notizia è arrivata dal sito del movimento, dove è stata pubblicata una lunga lettera in cui don Carrón spiega il perché ha deciso di farsi da parte: "In questo momento così delicato della vita del movimento, ho deciso di presentare le mie dimissioni da Presidente della Fraternità di Comunione e Liberazione, per favorire che il cambiamento della guida a cui siamo chiamati dal Santo Padre ˗ attraverso il Decreto sull'esercizio del governo all'interno dei movimenti ˗ si svolga con la libertà che tale processo richiede. Questo porterà ciascuno ad assumersi in prima persona la responsabilità del carisma".
Il presidente dimissionario del movimento, da sempre molto vicino a certi ambienti della politica, spiega: "È stato un onore per me esercitare questo servizio per anni, un onore che mi riempie di umiliazione per i miei limiti e se ho mancato nei confronti di qualcuno di voi. Rendo grazie a Dio per il dono della compagnia di cui ho potuto godere, davanti allo spettacolo della vostra testimonianza quotidiana, da cui ho imparato costantemente e da cui voglio continuare a imparare".
Poi si rivolge direttamente ai 300mila membri di Comunione e Liberazone: "Vi auguro di vivere questa circostanza come occasione di crescita della vostra autocoscienza ecclesiale, per poter continuare a testimoniare la grazia del carisma donato dallo Spirito Santo a don Giussani, che rende Cristo una presenza reale, persuasiva e determinante, che ci ha investito e trascinato dentro un flusso di vita nuova, per noi e per il mondo intero", conclude.