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Il piano del governo per fermare le manifestazioni dei no vax e no green pass

Nei prossimi giorni continueranno le manifestazioni dei no vax e no green pass. Dal ministero dell’Interno filtra l’intenzione di osservare la situazione aspettando che si sgonfi da sola con il tempo, ma controllando attentamente le piazze e intervenendo per multare chi viola il divieto di assembramento. Il governo, intanto, riflette sull’allargamento ulteriore della lista di attività per cui è richiesto il green pass già nelle prossime settimane.
A cura di Tommaso Coluzzi
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I movimenti contro il green pass obbligatorio si stanno organizzando per scendere in piazza ogni sabato, puntando ad ottenere l'eliminazione della misura. Ovviamente non è possibile, anzi, si riflette sull'ampliamento ulteriore nei prossimi mesi. Il governo intanto osserva e cerca una strategia per far desistere i manifestanti, senza bloccare le proteste in modo diretto, che permetterebbe loro di gridare ancora alla "dittatura sanitaria". L'idea è aspettare che, allargando poco a poco le attività per cui serve avere il green pass, i manifestanti rinuncino. Insomma, non alzare i toni, come ha fatto la ministra Lamorgese ieri, ma controllare il fenomeno tenendo il punto sulle decisioni del governo.

Le manifestazioni non sono autorizzate, come ha chiarito la titolare del Viminale, ma proprio perché nessuno ha fatto richiesta non possono essere vietate. La linea, secondo le indiscrezioni riportate dal Corriere, è piuttosto quella di far rispettare le norme in vigore. Perciò per chi viola il divieto di assembramento, come si è visto in questi giorni nelle piazze in cui i manifestanti si sono accalcati senza mascherina, scatteranno le sanzioni previste. Il senso è chiaro: c'è la libertà di manifestare, ma non quella di trasgredire norme che servono a garantire la sicurezza della popolazione durante una pandemia.

Nei prossimi giorni torneranno in piazza decine di migliaia di persone, ma il ministero dell'Interno è pronto: non si potrà sfilare in corteo e verrà posta grande attenzione al rischio di attacchi alla stampa e ai media, come successo a Roma sabato, quando i manifestanti sono arrivati fin sotto la sede della Rai. Nella speranza che non si vedano mai più aggressioni come quella subita dal giornalista di Fanpage.it, Saverio Tommasi. All'entrata in vigore del green pass obbligatorio mancano dieci giorni (la data fissata è il 6 agosto), poi la situazione verrà ulteriormente monitorata. Il piano del governo è chiaro: continuare ad ampliare il green pass poco alla volta, per tornare alla normalità.

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