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Il ministero di Salvini fa una campagna sulla sicurezza stradale, ma nei video nessuno allaccia la cintura

Il ministero dei Trasporti ha realizzato una campagna sulla sicurezza stradale, dedicata nello specifico ai più giovani, con dei video che mostrano i comportamenti da tenere alla guida e quelli invece pericolosi, che ci possono mettere in pericolo: peccato però che in entrambi i casi nessuno indossi la cintura di sicurezza.
A cura di Annalisa Girardi
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Il ministero dei Trasporti ha lanciato una nuova campagna sulla sicurezza stradale, dedicata esplicitamente ai più giovani. Peccato però che nei video realizzati nessuno indossi le cinture di sicurezza.

La campagna è strutturata così. Vengono ricreati diversi scenari di ragazzi e ragazze in macchina con gli amici. In ognuno di questi scenari da un lato dello schermo vengono mostrati dei comportamenti pericolosi, come distrarsi alla guida guardando il cellulare, dall'altro invece quelli corretti, che si dovrebbero adottare. Nel primo caso, il video finisce con un incidente. "Non fare la scelta giusta. Fai l’unica scelta possibile", recita poi un testimonial. Sembrerebbe tutto normale, una campagna come tante altre sulla sicurezza al volante: il problema è che in entrambi i casi, nessuno dei protagonisti del filmato ha allacciato le cinture di sicurezza. 

Come è possibile che il ministero abbia registrato una campagna per la sicurezza stradale senza accorgersi che in tutti i video realizzati – anche quelli che dovrebbero mostrare come comportarsi alla guida – vengono mostrati dei comportamenti pericolosi? Nonché illegali.

Nel sito del ministero dei Trasporti si legge che la campagna vuole sensibilizzare sulle principali cause degli incidenti alla guida. Che sarebbero appunto la distrazione del telefono al volante, le sostanze stupefacenti e le sfide di velocità. Il comunicato del Mit recita:

“Fai l’unica scelta possibile”, è il titolo della campagna sulla sicurezza stradale voluta dal Ministero guidato dal vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini. Gli spot hanno come obiettivo la sensibilizzazione di guidatori, in particolare giovani, affrontando tre delle principali cause di incidenti: la distrazione del telefono al volante, l’utilizzo di sostanze stupefacenti e le “challenge” sull'alta velocità filmate con lo smartphone.L’iniziativa – prodotta dalla Bartlebyfilm con la regia di Daniele Falleri – è stata realizzata in collaborazione con l’Arma dei Carabinieri e l’Associazione Italiana Content e Digital Creators, e vede la partecipazione di Elisabetta Gregoraci (conduttrice TV), Giancarlo Fisichella (ex pilota di Formula 1) e Luca Campolunghi (creator), oltre al coinvolgimento dei ragazzi della Scuola romana di recitazione “Action Academy”.

Va sottolineato, però, che anche non allacciare le cinture di sicurezza può rappresentare un pericolo. Al contrario, allacciarle correttamente può salvare la vita. 

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