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Covid 19

Il Cts approvò il lockdown, l’ok in un verbale segreto: “Decisione coerente con diffusione virus”

Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera ci sarebbe un verbale del Comitato tecnico-scientifico. risalente al 10 marzo, con cui gli scienziati hanno avallato la decisione del governo di procedere con il lockdown, ovvero la chiusura di tutto il territorio nazionale. In quel documento si sostiene che la decisione è “coerente con il quadro epidemiologico”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Un verbale ancora segreto. E che il governo potrebbe trasmettere al Parlamento, dimostrando così che la scelta di procedere con il lockdown in tutta Italia sarebbe stata avallata dal Comitato tecnico-scientifico. A darne notizia è il Corriere della Sera, spiegando che in questo documento, risalente al 10 marzo, gli scienziati avevano approvato la scelta di una chiusura totale, in tutte le Regioni, a causa dell’epidemia. Un verbale che nasce in seguito a una relazione dell’Istituto superiore di sanità che sottolinea la criticità della situazione dopo l’aumento dei contagi. Ora, secondo il Corriere, sarà Palazzo Chigi a decidere se eliminare il vincolo di riservatezza e trasmettere questo verbale al Copasir, quindi al Parlamento.

Cosa è avvenuto prima del lockdown

Il governo aveva stabilito, in quei giorni, prima la chiusura di 11 comuni del lodigiano, più Vo’ Euganeo, escludendo Alzano Lombardo e Nembro, per poi passare alla chiusura totale del Paese. Ma andiamo a vedere cosa è stato deciso giorno per giorno. Si parte dal 3 marzo: la relazione del Comitato tecnico-scientifico invita a chiudere i due comuni della Val Seriana, ma governo e Regione Lombardia prendono tempo. Il 7 marzo, il Cts chiede “due livelli di misure di contenimento”: uno riguardante i territori con maggiore diffusione del virus, come l’intera Lombardia e le province più colpite, l’altro per tutto il resto d’Italia. L’8 marzo, in piena notte, Conte annuncia la chiusura della Lombardia e di altre 14 province, ma la notizia si era già diffusa ed era così partita la fuga verso il Sud, con stazioni e treni presi d’assalto. La sera dell’8 marzo, poi, il governo dichiara la chiusura totale per l’Italia.

Il verbale e i documenti che hanno confermato il lockdown

Cosa era successo in quelle ore? L’8 marzo si registravano in Italia 133 vittime (il numero più alto da inizio emergenza), con 1.326 nuovi contagi e 83 ricoveri in terapia intensiva in un solo giorno. In conferenza stampa il presidente dell’Iss, Silvio Brusaferro, spiegava che “non c’è una parte dell’Italia completamente immune”. Tanto che anche il leader della Lega, Matteo Salvini, chiedeva in quelle ore “misure più restrittive estese a tutto il territorio nazionale”. Lo stesso Brusaferro, inoltre, inviava una relazione al Cts: da lì nasceva il nuovo parere degli scienziati.

Cosa c’è scritto nel verbale del Comitato tecnico-scientifico

Che redigono un nuovo verbale che potrebbe ora essere consegnato in Parlamento. Il Comitato sottolinea, dati aggiornati alla mano, la necessità di “rallentare la diffusione per diminuire l’impatto assistenziale sul Servizio sanitario nazionale oppure diluirlo nel tempo”. Poi si arriva al punto cruciale, sulla “decisione presa di estendere la chiusura a tutto il territorio nazionale: le misure adottate sono coerenti con il quadro epidemiologico configuratosi. Inoltre potrebbero venirsi a creare situazioni locali in cui possano essere necessarie ulteriori misure di contenimento”. Un via libera esplicito alla decisione di procedere con la chiusura dell’intero territorio nazionale.

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