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Il consiglio di Pier Silvio Berlusconi a Tajani: “In FI persone nuove”. E su ius scholae: “Non è priorità”.

L’ad di Mediaset pensa che il partito fondato dal padre abbia bisogno di “persone, idee e lavoro nuovi” e non chiuda all’ipotesi di una discesa in campo: “In futuro perché no?”, dice alla presentazione dei palinsesti. Sul rilancio dello Ius scholae da parte di Tajani invece, è scettico: “Più contro che a favore, non è priorità”.
A cura di Giulia Casula
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Pier Silvio Berlusconi è convinto che Forza Italia, il partito fondato dal padre, abbia bisogno di persone nuove. "Bisogna guardare avanti: Tajani è bravissimo, Dalla Chiesa è bravissima, Gasparri è bravissimo… ma ci vuole anche altro, nel senso di apertura, di visione del futuro", ha dichiarato oggi ai giornalisti durante la presentazione dei palinsesti Mediaset. E non crede che lo Ius scholae sia una proposta perseguibile in questo momento: "Sono più contro che a favore, non è una priorità".

Il consiglio a Tajani: "Forza Italia ha bisogno di una nuova spinta"

L'ad di Mediaset dice di ammirare "la passione e il coraggio" dell'attuale leader ma dentro Forza Italia servono "presenze nuove, idee nuove, lavoro nuovo". "Se non ci fosse Tajani bisognerebbe inventarlo, questo però non vuol dire che non si possa fare meglio. Io stimolo Tajani a introdurre nella squadra del partito presenze nuove. Il mondo della politica ha delle mancanze di leadership, se si vuole crescere bisogna far crescere i leader", ha precisato. Per questo "è ora di avere, accanto a tanti ottimi senatori che fanno questo mestiere da anni anche una nuova spinta".

L'imprenditore pensa a nuove leve, figure più giovani a cui dar spazio nel partito. "Ogni ecosistema vive queste fasi: anch'io in azienda sto assumendo 200 giovani all'anno e si sente già la spinta. Un vero leader deve saper guardare oltre se stesso", rimarca. E fa un esempio: "Silvio Berlusconi, che se ne è sempre fottuto di cosa comportasse per lui, ma ha sempre aspirato a ciò che era migliore e più grande, per la famiglia, per l'azienda, per la politica".

La critica allo Ius scholae: "Più contro che a favore"

Quanto alla proposta dello ius scholae rilanciata dal leader azzurro, Pier Silvio Berlusconi si mostra scettico. "Sono più contro che a favore. Sono favorevole al principio, ma non lo ritengo una priorità. Mi spiace per Tajani, perché so di dargli un colpetto. Sono più contro perché non è il momento, non mi sembra che sia tra le cinque priorità del Paese", ha commentato. Secondo l'ad, il testo non è mal formulato e si potrebbe migliorare, ma esclude qualsiasi influenza della sorella Marina, come avevano raccontato alcuni quotidiani gli scorso giorni. "È assolutamente falso", nega.

A chi gli fa notare come, su diversi temi, FI sembri cercare una sponda con la sinistra risponde seccamente: "Cazzate. Forza Italia deve essere una forza liberale e moderata, con una spinta progressista verso i diritti. I diritti tutti sono importanti". Il problema è che "manca il centro: meno male che Tajani c'è, che Forza Italia c'è. Tra la vera sinistra, che per me sono i Cinque Stelle e il Pd da una parte e FdI e Lega dall'altra c'è uno spazio gigante, che equivale a come la sente e la pensa la maggioranza degli italiani", sottolinea.

Nel suo colloquio con la stampa, Pier Silvio Berlusconi elogia il lavoro svolto finora da Meloni. "Al di là della destra o della sinistra, penso che il nostro governo sia uno dei migliori d'Europa per non dire oltre. Non è questione di destra o di sinistra, ma di concretezza e consapevolezza: il nostro primo ministro per l'Italia", ha dichiarato. "Sta facendo un lavoro unico: donna, giovane, venuta da nulla, ha messo su il miglior governo d'Europa, con grande serietà, impegno e – permettetemi una parola desueta ma che a me piace – patriottismo, non nazionalismo, che è una cosa diversa", ha aggiunto.

L'ad di Mediaset non esclude la discesa in politica: "In futuro perché no?"

E alle consuete domande su un futura discesa in campo, replica: "Io ho una grande passione verso le persone nomali: se prendo un traghetto per le Cinque Terre e la gente mi assale, mi chiedo: che fortuna ho per ricevere tante dimostrazioni di affetto? Sento che questa passione mi travolge e tendo a farla coincidere con la politica. Ma la politica è anche compromesso, è trattativa, è tante altre cose.. Io ho 56 anni, mio padre ne aveva 58 quando entrò in politica". Per il momento, il figlio dell'ex premier non intende ricalcare le orme del padre, quantomeno nei palazzi delle istituzioni, ma non chiude completamente la porta. "Oggi non ho nessuna intenzione e non penso alla politica, ma guardando al futuro non escludo – come non escludo tante altre cose – che a un certo punto possa dire: sai che c'è, una sfida completamente nuova, perché no? Oggi comunque questa idea non ha nessuna concretezza", conclude.

Tajani: "Mai detto che Ius scholae è priorità. Pier Silvio in campo? Magari"

Non si è fatta attendere la replica del vicepremier. Pier Silvio "ha detto che condivide i contenuti ma che non è una priorità e io la penso esattamente alla stessa maniera, l'ho sempre detto anche io", ha spiegato Tajani ai giornalisti nel Transatlantico della Camera. "Non ho mai detto che (lo Ius scholae, ndr) è una priorità. La priorità è la giustizia, la priorità è la sanità, la priorità è la manovra economica e salari più ricchi, quindi è perfettamente la stessa cosa", ha aggiunto.

Se il figlio dell'ex premier decidesse di entrare in politica "saremmo assolutamente contenti", ha detto ancora il leader azzurro. "Più quelli che scendono in campo sono di peso e meglio è; poi lui con il nome che porta, se decide, quando deciderà, mi sembra un fatto positivo, non è un fatto negativo, anzi: il fatto che la famiglia Berlusconi si interessi ai destini di Forza Italia significa che ci tengono, ci sostengono, sempre devo dire con grande garbo, grande discrezione", ha proseguito.

Quanto al suggerimento di rinnovare il partito con volti nuovi "sono stimoli giusti, che io condivido assolutamente", ha risposto. "Sono per la politica di spalancare le porte di Forza Italia. Ogni giorno c'e' qualcuno che aderisce a Forza Italia. C'e' una classe dirigente che cresce", ha rivendicato. "Io guardo sempre avanti. Se andate a vedere quanti sono i parlamentari che hanno aderito a Forza Italia a livello nazionale e quanti hanno aderito nei consigli regionali, le porte di Forza Italia sono sempre aperte. Si spalancano. Abbiamo il nuovo segretario nazionale dei Giovani, che ha una buona personalità. Sta facendo bene, va in televisione. Stiamo facendo crescere la classe dirigente", ha concluso.

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