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Il 9 dicembre scioperano gli statali: il botta e risposta tra i sindacati e la ministra Dadone

Il prossimo 9 dicembre ci sarà uno sciopero dei dipendenti pubblici. Al centro delle proteste ci sono i rinnovi contrattuali. La ministra della Pubblica amministrazione, Fabiana Dadone, ha convocato i sindacati ma questo non è bastato a revocare lo sciopero e gli statali continuano a chiedere una riforma più ampia di tutta la Pubblica amministrazione.
A cura di Annalisa Girardi
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Confermato lo sciopero degli statali per il prossimo 9 dicembre. Al centro delle proteste ci sono i rinnovi contrattuali: la ministra della Pubblica amministrazione, Fabiana Dadone, ha convocato i rappresentati delle parti sociali (Cgil, Cisl e Uil) per giovedì 10 dicembre, ma non è bastato ad annullare lo sciopero. "Se la ministra voleva evitare lo sciopero ci chiamava prima e non per parlare solo di contratto ma anche di assunzioni e sicurezza", hanno commentato dai sindacati, attaccando Dadone. Poi è stato anche il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, a confermare lo sciopero per mercoledì: "Penso che se il Governo voleva poteva convocarci prima: la mobilitazione puoi rimuoverla se gli obiettivi sono stati realizzati. Non so cosa succederà in queste ore, la convocazione viene dalla ministra della Pa, è un fatto importante, ma non viene dalla Presidenza del Consiglio con cui avevamo discusso giorni fa", ha detto a Rainews24.

Le proteste dei sindacati

Landini ha anche sottolineato che la mobilitazione degli statali non ha solo a che vedere con i rinnovi contrattuali. Quello che chiedono le parti sociali è una più ampia riforma della Pubblica amministrazione, che metta tra le sue priorità le nuove assunzioni nella scuola e nella sanità. Solo così si potrà uscire dalla crisi innescata dalla pandemia, hanno rimarcato i sindacati. "Stiamo chiedendo assunzioni e stabilizzazione dei precari, che si investa maggiormente nella sicurezza, una vera riforma per la qualità del lavoro. È necessario che siano messe maggiori risorse e che il livello di confronto coinvolga anche le categorie", ha aggiunto ancora Landini augurandosi che si possa aprire un vero confronto con il ministero.

La lettera della ministra ai sindacati

La ministra Dadone, alcuni giorni fa, aveva inviato una lettera aperta ai sindacati, pubblicata sul quotidiano Il Messaggero. "Buona parte dell’opinione pubblica e molte delle categorie economiche hanno commentato negativamente l’annuncio sindacale, considerando talune rivendicazioni poco congrue alla luce del momento particolarmente drammatico che stiamo vivendo. Certi altri, poi, nel modo tipicamente irresponsabile che ne contraddistingue l’azione, provano a divaricare questa crepa prodottasi tra il mondo privato e quello pubblico cercando di rilanciare l’immagine di un corpaccione pubblico fannullone, pretenzioso, negligente e ingiustamente tutelato dalle istituzioni", ha cominciato la ministra.

Rivolgendosi quindi ai dipendenti pubblici e sottolineando che l'aspetto finanziario non sia il solo a cui sia necessario prestare attenzione, chiedendo di "poter comprendere che, almeno in questa fase, nuove ingenti risorse per la contrattazione non potranno essere garantite". Allo stesso tempo, tuttavia, la ministra ha sottolineato di ritenere che "si debba fare di più per le fasce più basse e pertanto sarebbe importante stabilizzare quella misura del tutto temporale e provvisoria che venne introdotta nella tornata 2016-2018 al fine di meglio equiparare l’incremento contrattuale tra chi gode di salari più alti e chi no".

Infine, ragionando sulle innovative nuove modalità di lavoro, che la pandemia ha in parte favorito, ha concluso: "Questa tornata contrattuale dovrà rappresentare lo spartiacque: credo valga la pena ragionare sulla riallocazione delle risorse derivanti dai risparmi che il lavoro agile porterà con sé prevedendo che una parte di queste finisca nei fondi delle amministrazioni per la contrattazione decentrata integrativa, così da poter valorizzare il personale investendo in formazione continua, in benessere organizzativo, etc…".

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