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Crisi di governo 2019

Grillo arrabbiato con Di Maio: “Incapace di cogliere il bello, punti doppi come a Standa”

Beppe Grillo, fondatore del Movimento 5 Stelle, si rivolge, senza negare la sua arrabbiatura, al capo politico pentastellato Luigi Di Maio: “Tre teste, sì, una rivolta a Luigi, incazzata ed ancora stupefatta per l’incapacità a cogliere il bello intrinseco nel poter cambiare le cose. Con i punti che raddoppiano come alla Standa”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Sembra non risparmiare critiche a Luigi Di Maio il fondatore del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo. Che in un post pubblicato sul Fatto Quotidiano e poi sul suo blog (con la ormai classica firma ‘Beppe Grillo e il suo neurologo’) non nasconde la sua arrabbiatura nei confronti del capo politico pentastellato, lodando invece il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Grillo ritorna sul video pubblicato sabato e fornisce una nuova approvazione al governo tra M5s e Pd, apprezzando anche la risposta ricevuta proprio sabato dal segretario dem, Nicola Zingaretti: “Pur dal suo ottusismo Zinga rispondeva ad una delle tre teste che parlavano nel messaggio: ‘mai dire mai Beppe’”, scrive riferendosi al leader del Pd.

Le tre teste di Grillo si rivolgono anche ad altri politici, a partire proprio da Luigi Di Maio: “Tre teste, sì, una rivolta a Luigi, incazzata ed ancora stupefatta per l’incapacità a cogliere il bello intrinseco nel poter cambiare le cose. Con i punti che raddoppiano come alla Standa”. Un chiaro messaggio in cui Grillo non nega l’arrabbiatura nei confronti del vicepresidente del Consiglio.

Il post di Grillo prosegue parlando anche di Giuseppe Conte:

L’altra a tutto il mondo, che sa soltanto spettegolare malignamente, trattenuto dalla serra mediatica. Che Beppe trafora elevandosi a contenere tutti gli umori presenti, su, su fino alla stratosfera della mente collettiva. Una terza mente incorporava la stanchezza di Conte, ma perché Conte è stanco? È l’unico che ha una casa dove andare, che possiede un filo conduttore interiore: una persona eccezionale perché capace di rimanere normale, non sono tantissimi. In un mondo così inquinato da vedere il nulla dove c’è impegno e ragionevolezza l’Elevato incorpora dentro a sé, per mondarli, gli spiriti più maligni: depressione, incapacità a cogliere con ironia quello che ti capita e brama di potere. Il suo messaggio rimbalza di continuo come la pallina di un flipper 3D che neppure il flipper stesso riesce a contenere. I media, cui non è rivolto alcun messaggio, non resistono e riecheggiano l’urlo dell’Elevato che non resterà altro da fare: inseguirlo. Esercitare la leadership facendosi inseguire, anche, ridendo.

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