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Governo, il Pd replica a Di Battista: “Conte e Di Maio tengano a bada i suoi deliri”

Il Pd, con il suo capogruppo al Senato Andrea Marcucci, risponde alle parole di Alessandro Di Battista sull’alleanza di governo: “Consiglierei al premier Conte e al ministro Di Maio di tenere a bada i deliri di Di Battista, che oggi come un Salvini qualsiasi è tornato a scagliarsi contro l’Europa e che sembra comunque pronto a fare di tutto per rompere l’attuale maggioranza parlamentare”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Le parole dell’ex deputato del Movimento 5 Stelle, Alessandro Di Battista, non sono piaciute al Partito Democratico. In particolare, ad esprimere criticità sulle dichiarazioni dell’alleato di governo è il capogruppo dem al Senato, Andrea Marcucci: “Il governo rischia di essere messo sotto scacco dalla furia di Di Battista e dall'area radicale del M5s. Consiglierei al premier Conte e al ministro Di Maio di tenere a bada i deliri di Di Battista, che oggi come un Salvini qualsiasi è tornato a scagliarsi contro l’Europa e che sembra comunque pronto a fare di tutto per rompere l'attuale maggioranza parlamentare”.

Marcucci risponde anche sulla scissione del Pd: “Chi nei giorni scorsi ha paventato rischi, nella realtà inesistenti, per la formazione del gruppo parlamentare Italia Viva, stia invece attento a quello che succede nel M5s”. Con lui si schiera anche un’atra senatrice dem, Valeria Fedeli: “Di Battista si preoccupi di tenere a bada se stesso. Non saranno certo i suoi insulti e consigli non richiesti a mettere in discussione l'impegno nel governo per il bene dell'Italia di tutto il Pd”.

A loro si unisce anche il deputato Enrico Borghi: “Il 99,9% del nostro tempo lo dedichiamo alla soluzione dei problemi che attanagliano l'Italia. Ci dedichiamo cioè a evitare l'aumento dell’Iva, far ripartire l'economia, creare le condizioni per il lavoro, ridurre la disparità uomo-donna e le differenze territoriali nel nostro Paese, e più in generale attuare il programma del governo al quale abbiamo dato convintamente la fiducia. I nostri interlocutori sono il presidente del Consiglio, i capigruppo dei 5 Stelle alla Camera e al Senato e i deputati e senatori pentastellati con i quali stiamo iniziando a lavorare proficuamente nelle commissioni. Lo 0,01% del tempo che ci rimane, se proprio vogliamo fare salotto, possiamo eventualmente anche dedicarlo alle opinioni del signor Di Battista”, afferma a Radio Radicale, concludendo: ”Non sprechiamo energie e tempo in parole, dedichiamoci al lavoro concreto e alla soluzione dei problemi degli italiani”.

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