Governo, convocato il Consiglio dei ministri: ma unico punto all’odg è “varie ed eventuali”

Una convocazione breve. Per una discussione che suscita l’ilarità dei tanti che hanno visto l’unico punto all’ordine del giorno del Consiglio dei ministri che si terrà questa sera alle ore 21 a Palazzo Chigi. Un solo punto, ma molto molto generico. “Varie ed eventuali”, si legge sulla convocazione diffusa in rete da Filippo Sensi, deputato del Pd ed ex portavoce dell’allora presidente del Consiglio Matteo Renzi. “Il Consiglio dei ministri è convocato in data odierna alle ore 21 a Palazzo Chigi, per l’esame del seguente ordine del giorno: varie ed eventuali”: questo è tutto il testo della convocazione, firmata dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte.
La formula varie ed eventuali, in realtà, si usa spesso. Per qualsiasi tipo di convocazione: dal consiglio comunale a quello regionale, passando – appunto – anche per Palazzo Chigi. Il governo inserisce sempre questa dicitura per riservarsi la possibilità di discutere di altri temi oltre a quelli già inseriti all’ordine del giorno. Non solo. Quando si discute di nomine – proprio come dovrebbe avvenire stasera – il riferimento è sempre o quasi un generico varie ed eventuali. La particolarità della convocazione di oggi è che questa volta “varie ed eventuali” è l’unico punto all’ordine del giorno, mentre solitamente accompagna altri argomenti che verranno discussi durante la riunione a Palazzo Chigi.
Questa sera il Consiglio dei ministri dovrebbe discutere delle nomine di Bankitalia, come si augura anche il vicepresidente del Consiglio, Luigi Di Maio: “Mi auguro di sì perché l'istituzione di Bankitalia deve lavorare a pieno regime e quindi mi auguro che oggi si sblocchi questa situazione perché il nostro obiettivo è garantire rinnovamento ma allo stesso tempo efficienza dell'ente”. E anche il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, confida “di chiudere stasera questa partita”.
Ironizzano e protestano le opposizioni, a partire da Sensi che ha condiviso la convocazione commentando con un laconico “e niente”. Gli fa eco la deputata dem Lisa Noja: “Dal governo del cambiamento al governo del ‘quel che ci viene al momento’”. Da Forza Italia commenta Mara Carfagna: “Il governo del cambiamento convoca il consiglio dei ministri e come ordine del giorno mette solo ‘varie ed eventuali’. Nemmeno alle assemblee di classe di prima liceo. Almeno lì, si cercava di convincere il preside”. Con lei anche la capogruppo al Senato Anna Maria Bernini: “Il Consiglio dei ministri di stasera, che dovrebbe discutere la questione Siri, le nomine di Bankitalia e nel quale potrebbe piombare il macigno dell'autonomia regionale, è stato convocato col seguente comunicato con una formula da teatro dell'assurdo: sono talmente divisi che, come in certe movimentate assemblee di condominio, non riescono a mettersi d'accordo nemmeno sull'ordine del giorno. È il governo del cambiamento vario ed eventuale”.