Gli Hacker del Pd colpiscono ancora: pubblicate le e mail di Bernini, Turco e Vignaroli

Ricordate gli Hacker del Pd, che una settimana fa annunciarono di aver violato le caselle di posta elettronica dei parlamentari del Movimento 5 Stelle, promettendo che sarebbero state rese pubbliche le email di molti di loro finché non fossero stati resi noti i patrimoni di Grillo e Casaleggio? Ebbene, sono stati di parola ed hanno pubblicato le corrispondenze private di Massimiliano Bernini, Tancredi Turco e Stefano Vignaroli, oltre che quella di un attivista e – a quanto pare – di Alessandro Di Battista, uno dei grillini più conosciuti, grazie alla visibilità mediatica acquisita in questi primi mesi di legislatura.
Gli hacker del Pd erano già stati sconfessati da Anonymous, che aveva chiarito che in nessun modo potevano essere affiancati ad un partito politico. Erano stati anche denunciati alla polizia postale dai parlamentari 5 stelle infuriati: "Non sappiamo più cosa fare – dicono i grillini – questa grana è scoppiata da oltre una settimana, la denuncia alla polizia postale è partita immediatamente: eppure il sito sotto accusa è ancora lì". E brucia anche che nei file mostrati fino ad oggi ci sarebbero immagini a sfondo sessuale e omosessuale. I grillini continuano a interrogarsi su chi si nasconda dietro la misteriosa sigla degli hacker "vicini al Pd". E si insinua il dubbio che il movimento sia vittima di qualche faida interna. Ecco perché il M5S punta il dito "contro l'inspiegabile lentezza" con cui si muove l'indagine.
I grillini lamentano anche che nella vicenda si applicano "due pesi e due misure. Foto di parlamentari di altre forze politiche sono sparite dalla Rete in un lampo per molto meno. Noi siamo sotto ricatto e in troppi se ne infischiano". Come nel caso della Sarti, vittima – dicono – di "una vicenda che ha umiliato una donna. Eppure nessuno ha mosso un dito". I Cinque stelle si sentono isolati. "Dov'era – chiedono – "Se non ora quando", movimento di tutela delle donne, nel momento in cui la sua vita privata di Giulia veniva sbandierata in Rete?".