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Covid 19

Covid, gli asintomatici potranno uscire dall’isolamento dopo cinque giorni

“Stiamo lavorando per fa sì che gli asintomatici possano dopo cinque giorni rientrare nelle loro attività. Su questo, a breve, presenteremo un disegno di legge”: lo ha annunciato il ministro della Salute, Orazio Schillaci.
A cura di Annalisa Girardi
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Gli asintomatici dovranno stare solo cinque giorni in isolamento e poi potranno "rientrare nelle loro attività". Lo ha detto il ministro della Salute, Orazio Schillaci, confermando che il governo ha tutta l'intenzione di rivedere le regole di isolamento per i positivi al Covid. Almeno per quanto riguarda gli asintomatici: "Stiamo lavorando per fa sì che gli asintomatici possano dopo cinque giorni rientrare nelle loro attività. Su questo, a breve, presenteremo un disegno di legge", ha detto Schillaci rispondendo a una domanda dei giornalisti in Molise.

Non è la prima volta che il ministro assicura che verranno cambiate le regole per quanto riguarda l'isolamento dei positivi. Alcune settimane fa il governo aveva richiesto un parere all'Istituto Spallanzani, che aveva sottolineato come in altri Paesi si fosse drasticamente ridotto il periodo di isolamento. Schillaci aveva quindi annunciato che al ministero si stesse ragionando anche per quanto riguarda l'eliminazione del tampone finale, almeno per gli asintomatici. Al momento le regole per i positivi asintomatici impongono comunque cinque giorni di isolamento e un tampone negativo alla fine di questo periodo, prima di poter uscire di casa.

"Noi abbiamo un atteggiamento molto responsabile. Abbiamo per esempio prorogato l'obbligo delle mascherine in Rsa e ospedali, per proteggere anziani e fragili. Il ministro Schillaci ha annunciato una campagna per incentivare le vaccinazioni, sia per il Covid che per l'influenza stagionale, tra queste categorie. Quello che è cambiato è l'approccio, non più basato sulla coercizione ma sulla responsabilizzazione e sull'informazione, e il fatto che le nostre decisioni saranno sempre basate su evidenze scientifiche", ha commentato oggi la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in un'intervista al Corriere della Sera. Per poi aggiungere: "Un presupposto che è spesso mancato nelle decisioni dei precedenti governi. Per questo mi sono affidata ad un esperto come il ministro Schillaci. Mi fido di lui e dei collaboratori che sceglierà".

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