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Lollobrigida dice che i giovani che prendono il reddito di cittadinanza dovrebbero lavorare nei campi

Il ministro Lollobrigida torna sul reddito di cittadinanza – anche se il governo l’ha già abolito – e invita i giovani italiani a non “stare sul divano a gravare sulle spalle altrui”, meglio andare a “lavorare nell’agricoltura”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Anziché stare a poltrire sul divano con il reddito di cittadinanza, i giovani italiani dovrebbero andare a lavorare nei campi. Era da tempo che non si sentiva una frase del genere, dopo anni di polemiche e dualismo tra lavoro e aiuti economici, tra pigrizia e voglia di sporcarsi le mani. La narrazione l'ha ripescata dal cilindro il ministro dell'Agricoltura e della Sovranità Alimentare, Francesco Lollobrigida, tornato oggi ad attaccare il reddito di cittadinanza nonostante il governo Meloni l'abbia già abolito e sostituito con la Mia.

Sul palco del Vinitaly di Verona, il ministro ha attaccato: "Nelle campagne c'è bisogno di manodopera e i giovani italiani devono sapere che non è svilente andare a lavorare in agricoltura". Anzi, ha insistito Lollobrigida, "quello che non è un modello di civiltà è non andare a lavorare, stare sul divano e gravare sulle spalle altrui col reddito di cittadinanza". Il tema era quello dei flussi, visto che il click day ha dimostrato che sono necessari almeno il triplo dei lavoratori di quelli previsti dal governo. Lollobrigida non ha detto molto altro nel merito, preferendo attaccare ancora una volta il reddito di cittadinanza.

"Sui flussi – ha aggiunto poi il ministro – c'è la volontà di organizzarli seriamente, contrastando l'immigrazione illegale, e facendo formazione nei Paesi di provenienza dei migranti". Insomma, risposte generiche mentre da territori e imprese presenti alla fiera arrivano domande ben precise. Il ministro, tra l'altro, ne è assolutamente consapevole, perché appena un mese fa annunciò mezzo milione di migranti in arrivo nel prossimo triennio, salvo poi fare un passo indietro dopo aver recepito l'irritazione del Viminale.

Dire ora che il problema di centinaia di migliaia di lavoratori che mancano all'agricoltura si risolve con i giovani – ancora una volta raccontati come pigri e svogliati – che stanno sul divano a prendere il reddito di cittadinanza, è quantomeno riduttivo. E lo sa benissimo anche il ministro Lollobrigida. A maggior ragione ora che l'aiuto non esiste più.

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