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Giorgia Meloni dice che il Papa dovrebbe guidare il negoziato di pace fra Ucraina e Russia

Per Giorgia Meloni dovrebbe essere il Vaticano a guidare i negoziati di pace tra Russia e Ucraina, “perché non ha altro interesse che non sia quello di una soluzione giusta di questo conflitto”.
A cura di Annalisa Girardi
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Secondo Giorgia Meloni dovrebbe essere il Vaticano a guidare i negoziati di pace in Ucraina. "La Santa Sede è la più idonea per il negoziato: ha l'appoggio dell'Italia", ha detto la presidente del Consiglio alla presentazione del libro di Padre Antonio Spadaro, che parla di Papa Francesco e dello scenario politico internazionale.

"Tutti vogliamo la pace, tutti facciamo quello che possiamo per favorire una soluzione di questo conflitto che non stabilisca il principio che chi è più forte impone la sua forza", ha proseguito Meloni. Per la leader di Fratelli d'Italia dovrebbe essere proprio la Santa Sede a dirigere le trattative "perché non ha altro interesse che non sia quello di una soluzione giusta di questo conflitto, non ha un interesse nazionale, che muove gli Stati nazionali e ha inevitabilmente sempre delle postille".

Il Vaticano, ha quindi ribadito, può contare su Roma: "Io davvero sostengo questo sforzo che ho visto e che spero si intensifichi e sul quale la Santa Sede può contare sul nostro aiuto".

Meloni ha quindi ribadito la posizione del governo italiano in merito al conflitto russo-ucraino: "Non possiamo confondere un'invasione con la pace: oggi c'è un aggredito e un aggressore", ha detto. Per poi sottolineare che se decidessimo di non aiutare l'aggredito a difendersi, fornendogli ad esempio armi e altro materiale militare, non potremmo arrivare alla pace: "Avremmo piuttosto un'invasione che configurerebbe una guerra molto più vicina. E per questo, la cosa più efficace da fare è sostenere chi si sta difendendo perché non passi il principio per cui la forza del più  forte valga più della forza del diritto".

Alla presentazione del libro era presente anche il segretario di Stato del Vaticano, il cardinale Pietro Parolin. Che, da parte sua, ha detto: "La Santa Sede sarà sempre disponibile a collaborare con quanti si impegnano per la fine dei conflitti in corso. Il dialogo con tutti, anche nelle situazioni più difficili come quella dell'Ucraina, è voluto in ragione della pace che sembra essere la grande assente di fronte alla voce troppo alta e tonante della armi".

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