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Giorgia Meloni dice che i suoi nemici la attaccano in quanto donna e sono pronti a tutto per cacciarla

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in una conversazione con Bruno Vespa che sarà riportata nel suo prossimo libro, ha attaccato i suoi “nemici disposti a fare qualunque cosa”, che sono “inguaribili misogini”, ha detto: “Tentano di accreditare la tesi che la testa di una donna non può reggere di fronte alla pressione”.
A cura di Luca Pons
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La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha dichiarato che ha dei "nemici disposti a fare qualunque cosa" per buttarla giù, e che questi la attaccano perché sono "degli inguaribili misogini". Lo ha detto parlando con Bruno Vespa nel suo nuovo libro ‘Il rancore e la speranza', che uscirà nei prossimi giorni e di cui è stato diffuso un estratto per la stampa.

Meloni, interrogata sul fatto di sentirsi circondata da avversari, ha detto che non è per nulla così: "Io non sento affatto la dimensione dell'assedio. È il racconto che si fa di me. So che ci sono nemici disposti a fare qualunque cosa pur di buttarmi giù. Ma non mi spaventano".

Ha poi ripetuto: "Come ho detto all'inizio del mio mandato, non sono ricattabile. Ma capisco che per alcuni gruppi di potere che hanno controllato a lungo l'Italia questo sia un problema". Meloni non ha chiarito a chi si riferisse, ma si è lanciata poi in un attacco rivolto evidentemente alla stampa: "Quello che mi stupisce è la totale invenzione di liti con i miei alleati di governo. Ho letto miei virgolettati in cui insulto Salvini che non solo non sono stati mai pronunciati, ma nemmeno pensati. Quando leggo pezzi di rassegna stampa con Matteo [Salvini, ndr] e con Antonio Tajani, restiamo basiti. Capisco che alcuni giornali vogliono mandarci a casa: legittimo, ci mancherebbe. Quello che non è accettabile ed è estraneo a qualunque deontologia è mettere tra virgolette cose mai dette né pensate".

La presidente del Consiglio ha insistito: "Per dimostrare quanto sia profondo il mio nervosismo, dicono: si confida con la sorella Arianna… Ha capito che grande notizia… Sa qual è la verità? Sono degli inguaribili misogini". Poi Meloni ha spiegato questa affermazione: i suoi avversari, ha detto, "tentano di accreditare la tesi che la testa di una donna non può reggere di fronte alla pressione. Come quei legislatori che, fino a qualche decennio fa, ritenevano che le donne non potessero fare il magistrato perché, quando hanno il ciclo, non ragionano bene".

In una domanda sul suo governo, Vespa ha chiesto alla leader di Fratelli d'Italia se abbia valutato la possibilità di un rimpasto, cioè di un cambio di ministri. D'altra parte, dal caso Santanché alle varie gaffe e incertezze di vari esponenti del governo, più volte le opposizioni si sono trovate a chiedere le dimissioni di un ministro. Ma Meloni ha chiuso nettamente a questa ipotesi: "Mai. Voglio battere un altro record: finire la legislatura con lo stesso governo con cui l'ho iniziata. Sarebbe la prima volta nella storia repubblicana". Infatti, finora "Berlusconi è stato a palazzo Chigi cinque anni, ma con due governi diversi. Realizzare una visione richiede del tempo. E io sono fiera di avere il tempo necessario".

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