Fringe benefit, chi può ottenere il bonus esentasse fino al 12 gennaio 2026 e cosa cambia dopo la scadenza

Attenzione per chi riceverà fringe benefit, premi e retribuzioni entro il 12 gennaio 2026. Fino a quella data infatti, si applica una regola fiscale e contabile molto importante, il cosiddetto principio di cassa allargato. In parole semplici le somme erogate entro il 12 gennaio vengono considerate come redditi del 2025. Di conseguenza valgono i limiti e soglie esentasse stabiliti per quest'anno. Per i pagamenti effettuati dopo quella data invece, scatteranno i tetti previsti per l'anno successivo. Un aspetto che potrebbe comportare variazioni in busta paga, con benefici per qualcuno e svantaggi per qualcun altro. Vediamo nel dettaglio cosa cambia.
Cos'è il principio di cassa allargato e come funziona
Su stipendi, finge benefit, premi e altre agevolazioni fiscali riconosciute dal datore di lavoro al dipendente, la normativa prevede che si applichi il principio di cassa allargato, in base al quale le somme versate fino al 12 gennaio 2026 rientrano nel regime fiscale dell'anno precedente. In sostanza, anche se incassate nel 2026, vengono considerate come redditi fiscali del 2025. Pertanto continuano a valere le regole fissate per quell'anno d'imposta.
Può sembrare una cosa da poco, ma la differenza può farsi sentire in busta paga. A pesare infatti, sono le diverse soglie esentasse e plafond applicati. Se ad esempio, il fringe benefit viene erogato dopo quella data può aumentare il rischio che l'importo del buono venga sottoposto a una tassazione ordinaria.
Che cosa sono i fringe benefit e fino a che importo sono esentasse
I frringe benefit, lo ricordiamo, sono delle agevolazioni di cui possono beneficiare i dipendenti su iniziativa dell'azienda o se il loro contratto lo prevede. Non sono dei veri e propri bonus ma dei benefici esentasse, che possono avere la forma di voucher, buoni o gifr card da utilizzare per l'acquisto di beni e e servizi.
Lo scorso anno la legge di bilancio ha alzato le soglie esentasse per i fringe benefit erogati nel 2025, anche se ad alcune condizioni. Nello specifico il tetto è rimasto fissato a mille euro per i dipendenti ma è stato elevato a 2mila euro per quelli con figli a carico. Invece, per i nuovi assunti, con un reddito inferiore a 35mila euro, la soglia può arrivare fino a 5mila euro, purché abbiano spostato la propria residenza di almeno 100 km e il contratto risulti firmato nel 2025.
Alla luce di ciò, la finestra temporale che consente di considerare gli importi erogati fino al 12 gennaio 2026 come redditi del 2025 può comportare differenze significative in busta paga. Attenzione però, il benefit non dovrà essere solamente autorizzato o comunicato dal datore di lavoro al dipendente perché il principio si applichi, ma anche versato e spendibile.