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Forza Italia vuole chiamare il Ponte sullo Stretto “Ponte Silvio Berlusconi”

Il deputato Paolo Emilio Russo, di Forza Italia, ha detto che il Ponte sullo Stretto “è e sarà il Ponte Silvio Berlusconi”, per via dello storico legame del leader con l’infrastruttura.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Silvio Berlusconi nello studio di Porta a Porta con il plastico del Ponte sullo Stretto, 2004
Silvio Berlusconi nello studio di Porta a Porta con il plastico del Ponte sullo Stretto, 2004
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Ponte sullo Stretto, o meglio: Ponte Silvio Berlusconi. La proposta, anche se non avanzata in via formale, arriva da Forza Italia. Durante la discussione sulle pregiudiziali dell'opposizione al decreto legge sull'infrastruttura – approvato recentemente in Consiglio dei ministri – il deputato Paolo Emilio Russo, di Forza Italia, ha dedicato parte del suo intervento al leader ancora ricoverato all'ospedale San Raffaele di Milano. Pregiudiziali tra l'altro bocciate dalla Camera con 101 voti a favore e 179 contrari, con la maggioranza che ha potuto contare sull'appoggio dei deputati del Terzo polo di Azione e Italia Viva.

"Per Forza Italia, e credo per l'Italia, il Ponte sullo Stretto è e sarà il Ponte Silvio Berlusconi – ha detto il parlamentare azzurro, mentre alla Camera scattava un applauso rivolto all'ex presidente del Consiglio – I primi provvedimenti concreti che hanno provato a dare impulso a quest'opera sono infatti quelli del governo Berlusconi all'inizio degli anni 2000, dunque 23 anni fa". Forza Italia si è da sempre battuta "per la realizzazione del Ponte ed è per questo che sosterremo con forza questo provvedimento in Commissione e in Aula".

"È stato il governo Berlusconi, con la legge obiettivo, a inserire il Ponte sullo Stretto tra le infrastrutture strategiche. E dal 2013 – ha proseguito Russo – il collegamento stabile tra la Sicilia e la Calabria è considerato parte fondamentale del corridoio scandinavo-mediterraneo nell'ambito delle reti europee, a dimostrazione che il decreto è necessario e urgente non solo per l'Italia ma anche per l'Europa". E ha concluso: "Più volte nella scorsa legislatura Forza Italia è intervenuta, spesso in solitudine, in favore di quest'opera, con coraggio e determinazione. Dal 31 marzo, giorno in cui è entrato in vigore il decreto legge, finalmente è giunto il momento: l'iter è concretamente ripartito e realizzeremo quella che è un'infrastruttura strategica non più rinviabile".

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