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Fondi russi alla Lega

Fondi russi a Lega, la mail del consigliere di Salvini per invitare Savoini da Putin

Il quotidiano ‘La Stampa’ ha pubblicato il contenuto di una mail, partita dallo staff di Claudio D’Amico, consigliere per le attività strategiche di rilievo internazionale del ministro degli Interni Matteo Salvini, in cui c’è la richiesta esplicita di inserire Gianluca Savoini nella lista degli invitati al Foro di dialogo italo-russo.
A cura di Annalisa Cangemi
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Nuovo inquietante indizio nella vicenda sui presunti fondi russi alla Lega. Il quotidiano ‘La Stampa' ha pubblicato il contenuto di una mail che sarebbe partita dallo staff di Claudio D'Amico, consigliere per le attività strategiche di rilievo internazionale del ministro degli Interni Matteo Salvini: la mail contiene una richiesta d'invito per Gianluca Savoini all'incontro col presidente russo Vladimir Putin. Il messaggio è stato inviato il 1° luglio alle 17:32 e firmato da tale "Barbara".

Ecco il testo: "Buon pomeriggio Andrea, come d'accordo ti chiedo se gentilmente può essere inserito, per il prossimo Foro di dialogo italo-russo, in programma giovedì 4 luglio al Maeci, anche il dottor Gianluca Savoini, presidente dell'Associazione culturale Lombardia-Russia, come richiestomi dall'onorevole Claudio D'Amico, consigliere per le attività strategiche di rilievo internazionale (del vicepremier Matteo Salvini, ndr)". Da notare che Claudio D'Amico che nella corrispondenza ufficiale di Palazzo Chigi si fa chiamare ancora onorevole anche se non lo è più dal dicembre 2012.

Nella mail riportata da ‘la Stampa' "c'è l'impronta digitale, chiara e indelebile, di chi ha invitato Savoini a brindare all'amico Vladimir Putin il 4 luglio a Villa Madama, a Roma. Ed è un'impronta che potrebbe rimanere appiccicata addosso al futuro politico di Salvini, perché capovolge e annulla la sua verità", scrive il quotidiano torinese.

"Non è stato invitato da me", ha dichiarato Salvini. Nello scambio di mail che prepara l'evento sono coinvolte una ventina di persone e in copia ci sono Palazzo Chigi, il ministero degli Esteri, il Foro di dialogo italo-russo, nella persona della presidente uscente Luisa Todini, e l'Ispi. Barbara, della segreteria di D'Amico, scrive al sottoposto del consigliere diplomatico del premier, Andrea, che a sua volta gira a Ispi e in conoscenza a Todini.

La replica di Palazzo Chigi

Dopo la notizia della mail è arrivato il chiarimento da Palazzo Chigi"Dopo aver compiuto tutte le verifiche del caso, si precisa che l'invito del sig. Savoini al Forum" Italia-Russia "è stato sollecitato dal sig. Claudio D'Amico, consigliere per le attività strategiche di rilievo internazionale del vicepresidente Salvini, il quale, tramite l'Ufficio di vicepresidenza, ha giustificato l'invito in virtù del ruolo dell'invitato di Presidente dell'Associazione Lombardia-Russia e ha chiesto ai funzionari del premier di inoltrarla agli organizzatori del Forum".

"L'invito alla cena del sig. Savoini è poi stata una conseguenza automatica della sua partecipazione al Forum", ha concluso Palazzo Chigi.

E ancora: "Un doveroso chiarimento. Continuano a pervenire alla presidenza del Consiglio richieste di informazioni sulla presenza del signor Gianluca Savoini alla cena che si è tenuta a Roma, a Villa Madama, la sera dello scorso 4 luglio, in onore del Presidente Putin. Come già anticipato, il presidente del Consiglio non conosce personalmente il signor Savoini", ha ribadito Palazzo Chigi. "La cena è stata offerta dal presidente Conte e l'invito è stato esteso anche a tutti i partecipanti al Forum di dialogo italo-russo delle società civili, che si è tenuto il pomeriggio dello stesso giorno presso la Farnesina. Il suddetto Forum è stato organizzato dalla presidenza del Forum stesso e dall'Ispi", viene spiegato.

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