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Fine del mercato tutelato del gas, cosa conviene di più e come funziona il passaggio

Da oggi tutti gli utenti che si trovavano nel mercato tutelato del gas sono passati a quello libero, con l’eccezione dei vulnerabili. Per chi non ha scelto un’offerta non c’è rischio di restare senza gas: scatterà l’offerta Placet in deroga a prezzo variabile.
A cura di Luca Pons
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Il 10 gennaio 2024 è scattata ufficialmente la fine del mercato tutelato del gas. Così, da oggi molti utenti si ritrovano con il loro vecchio fornitore ma con un'offerta diversa, a meno che non abbiano già contattato (entro la fine dell'anno scorso) un altro fornitore per passare a un'offerta del mercato libero. È utile ricordare cosa significa: chi si trovava nel mercato tutelato, come indicato nella prima pagina della propria bolletta, da oggi passerà invece sul mercato libero, con tariffe diverse.

Chi resta nel mercato tutelato e come cambia la bolletta

L'unica eccezione sono i cosiddetti utenti ‘vulnerabili‘: si tratta di circa 2,5 milioni di persone, tra over 75, persone che ricevono il bonus sociale gas, persone con disabilità e persone che vivono in abitazioni di emergenza dopo una calamità naturale. Per loro, le condizioni contrattuali ed economiche saranno ancora decise dall'autorità pubblica Arera.

Gli altri 3,5 milioni di utenti circa che erano nel mercato tutelato e non rientrano in queste categorie, invece, si trovano ufficialmente sul mercato libero. Se non hanno chiamato un fornitore per passare a una nuova offerta, comunque, non rischiano di rimanere senza gas o riscaldamento in casa: ci sarà automaticamente il passaggio all'offerta Placet in deroga a prezzo variabile. Il fornitore resterà lo stesso per un anno, e anche le tariffe saranno simili perché resteranno decise dall'Arera, come per il mercato tutelato. La differenza è che in bolletta ci sarà una nuova "componente di commercializzazione", che sarà decisa direttamente dall'azienda fornitrice.

Quali sono le città più costose e che offerte convengono

In termini assoluti, non si può dire se si paga di più sul mercato tutelato o su quello libero. Infatti, sul mercato libero i singoli operatori possono offrire il prezzo che preferiscono, e le offerte possono essere più o meno convenienti in base a questo. Tuttavia, alcune associazioni di consumatori hanno criticato il passaggio sostenendo che il mercato tutelato resti più conveniente nella grande maggioranza dei casi.

Secondo un'analisi condotta da Assoutenti, a Milano e a Roma solo tre offerte (su oltre 450) del mercato libero sarebbero più convenienti dell'offerta Placet, cioè quella che scatta per chi non sceglie un nuovo fornitore. Tutte le altre, invece, porterebbero a una spesa maggiore per la famiglia tipo, che consuma 1.400 metri cubi di gas all'anno. Codacons ha affermato che sarebbe meglio puntare su un'offerta a prezzo variabile, piuttosto che su una a tariffa fissa. Il motivo, secondo l'associazione, è che nel 2024 i prezzi potrebbero scendere e portare un risparmio. Va ricordato, comunque, che i prezzi del gas possono dipendere da moltissimi fattori, soprattutto internazionali, che sono difficili da prevedere.

Sempre secondo Codacons, nelle "principali città italiane" la bolletta media del gas "approfittando delle migliori offerte presenti, si attesta a 1.905,43 euro annui a nucleo". È un prezzo più alto del 14,5% rispetto alla "bolletta media stimata da Arera per il 2024 per gli utenti che rimarranno nel tutelato". Una differenza che pesa "in media 242,28 euro a famiglia". La città più cara in assoluto è Roma, seguita da Catanzaro e Palermo. Le offerte migliori invece si troverebbero a Trento, Trieste, Bolzano e Milano.

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