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Finanziamenti ai partiti: taglio del 50% ai rimborsi e maggiore trasparenza

In discussione alla Camera la proposta di legge che riforma il sistema dei finanziamenti pubblici ai partiti con il dimezzamento dei rimborsi elettorali e l’obbligo di rendere pubblici i bilanci.
A cura di Antonio Palma
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Finanziamenti ai partiti: taglio del 50% ai rimborsi e maggiore trasparenza

In calendario oggi alla Camera la discussione sul testo della proposta di legge in materia di riduzione dei contributi pubblici ai partiti e movimenti politici, e di misure per garantire la trasparenza e i controlli dei rendiconti degli stessi partiti. Dopo l'approvazione della prima Commissione i relatori avevano già presentato il testo in un'Aula pressoché deserta, invece per questo pomeriggio si attende una discussioni più serrata visto che nello stesso ddl è prevista una delega al Governo per l'adozione di un testo unico sul  finanziamento dei partiti e movimenti politici e per adeguare la legislazione sugli sgravi e detrazioni fiscali di chi dona al partito a quella valida per le onlus.

Taglio del 50% per i finanziamenti ai partiti – Dal testo, così come uscito dalla commissione parlamentare, è previsto in primis un deciso taglio ai finanziamenti dei partiti, con i contributi a carico dello Stato ridotti al 50% anche per quelli ancora da liquidare. Sempre secondo il disegno di legge inoltre il meccanismo del finanziamento subirà notevoli modifiche, con il 70% del dovuto consegnato sempre a titolo di rimborsi elettorali per le spese delle campagne i occasione delle elezioni, ma un 30% sarà versato ai partiti in base alle capacità di autofinanziamento di ogni singolo movimento ed erogato in proporzione quote associative e ai finanziamenti privati raccolti. Infine viene fissato un tetto massimo di spesa anche per le elezioni europee così come già avviene per quelle politiche e regionali.

Trasparenza sui conti e bilanci dei partiti – Dal punto di vista della trasparenza dei conti dei partiti, resa necessaria dopo gli innumerevoli scandali che hanno coinvolto ad esempio la Lega e l'ex Margherita, si obbligano i partiti a sottoporre i loro bilanci al giudizio di società di revisione dei conti iscritte all'albo della CONSOB. I controlli saranno effettuati da una Commissione apposita composta da 5 giudici eletti dai più alti organi della magistratura ovvero Cassazione, Consiglio di Stato e Corte dei conti. Per garantire che i partiti di adeguino alle disposizioni nella proposta di legge previsto un sistema di sanzioni che vanno dalla decurtazione parziale a quella totale dei rimborsi elettorali dovuti. Infine sempre in termini di trasparenza sarà obbligatorio per ogni partito pubblicare sul proprio sito, così come su quello della Camera, il bilancio annuale e rendere pubblico ogni finanziamento privato sopra i 5mila euro.

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