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Ferrante (FI): “Boom di adesioni a Forza Italia, Fascina può ricoprire qualsiasi ruolo nel partito”

“Lo scorso fine settimana abbiamo dedicato due giorni al tesseramento, con migliaia di nuove iscrizioni – sottolinea in un’intervista a Fanpage.it il sottosegretario e responsabile adesioni di Forza Italia, Tullio Ferrante – Il congresso si terrà non prima della primavera del 2024, ora al partito serve stabilità”. E su Marta Fascina, collega alla Camera dei deputati e amica personale, Ferrante spiega: “Ora sta affrontando un grande dolore, ma in futuro può ricoprire qualsiasi ruolo nel partito”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Responsabile nazionale adesioni da pochi mesi, Tullio Ferrante può festeggiare il primo fine settimana dedicato alle giornate del tesseramento – i gazebo di Forza Italia che sono tornati in tutto il Paese – con un discreto successo: migliaia di iscrizioni al partito fondato da Silvio Berlusconi e la prospettiva di rilancio dopo la recente scomparsa del leader. Il sottosegretario ai Trasporti e deputato forzista spiega in un'intervista a Fanpage.it le prospettive del partito e il ruolo che dovranno avere i giovani come lui, guardando al futuro di Forza Italia senza Berlusconi.

Sottosegretario, lei è tra le nuove leve di Forza Italia. Cosa rimane del partito dopo la morte di Silvio Berlusconi?

Rimane una delle più grandi intuizioni del presidente Berlusconi che, nel solco da lui tracciato, deve guardare avanti, forte del ruolo che ha assunto negli anni di baricentro moderato e liberale del centrodestra e unico referente italiano del Partito popolare europeo. Smobilitare oggi significherebbe tradire il sogno berlusconiano che dal 1994 ad oggi ha toccato i cuori di milioni di Italiani.

C’è stato un grande aumento di consenso nei sondaggi dopo la scomparsa di Berlusconi, come se lo spiega e qual è il vostro obiettivo a questo punto?

Sulla crescita di Forza Italia nei sondaggi ha influito senza dubbio la spinta emotiva per la perdita del suo leader indiscusso e grande statista. Ma non si può sottovalutare come il nostro movimento occupi un campo politico ampio, attrattivo e sempre più determinante: quello del centro liberale, riformista e moderato. Campo che ad oggi non vede validi e temibili concorrenti.

Gli equilibri nel centrodestra sono cambiati ora che tutti i sondaggisti danno Forza Italia davanti alla Lega? Non succedeva da molto tempo

Le uniche rilevazioni cui badiamo sono quelle che attengono ai dati economici della nazione. Occupazione, export, Pil, andamento della borsa. Tutti dati con segno più. Non siamo abituati a governare inseguendo i sondaggi, ma guardando all’interesse degli italiani, rimanendo fedeli sempre ai nostri valori liberali, europeisti e atlantisti.

Lo scorso weekend si sono tenute le giornate del tesseramento, le prime senza Berlusconi. Lei è responsabile nazionale adesioni, alla crescita nei sondaggi è corrisposto anche un aumento delle iscrizioni al partito? In che numeri?

Lo scorso fine settimana abbiamo dedicato due giorni al tesseramento. Forza Italia, con gazebo e bandiere, è tornata in tantissime piazze da Nord a Sud. Abbiamo registrato in soli due giorni migliaia di nuove adesioni, a testimonianza dell’attrattiva, vitalità e attualità di un progetto politico che ha nella modernizzazione e crescita del Paese la sua stella polare.

In Forza Italia si è aperto il capitolo della successione, al momento tutto va nella direzione di un traghettamento da parte di Tajani fino al congresso del 2024. Guardiamo avanti: chi sarà il nuovo leader di Forza Italia e che caratteristiche dovrà avere? Ha qualche idea su un nome, magari giovane?

Il congresso si terrà non prima della primavera del 2024. Adesso siamo preoccupati a garantire una transizione dolce e ordinata che dia solidità e coesione al partito e stabilità al governo di cui siamo leali ed essenziali pilastri.

Ci sono diverse linee nel partito, con un gruppo più giovane di cui lei fa parte pronto a innovare e rinnovare Forza Italia. Cosa cambierà nei prossimi mesi e quale deve essere la direzione futura?

Onestamente non vedo linee diverse o confliggenti, se non fisiologica dialettica partitica. Il ministro Tajani sta raccogliendo unanimità intorno alla sua figura che, con tutta evidenza, non ha eguali all’intento del nostro movimento per esperienza, standing internazionale e autorevolezza. Ma devo dire anche che Forza Italia è un partito che ha sempre dato spazio, anche in termini di ruoli apicali nel partito, in Parlamento e al governo, ai giovani. Sono certo che la valorizzazione dei giovani continuerà ad essere il mantra del partito anche in futuro.

Lei è un amico storico della compagna di Berlusconi, Marta Fascina. Le chiedo innanzitutto come sta in questo momento, se l’ha sentita, e poi quale crede debba essere il suo ruolo in futuro in Forza Italia. Tajani ne ha parlato rapidamente lasciando intendere che non c’è nulla di deciso, anzi…

Marta affronta un periodo di grande dolore e sofferenza dovuto alla perdita dell’uomo che ha amato sino alla fine dei suoi giorni e cui ha tenuto la mano nel momento dell’addio. È un vuoto immenso. Ma Marta, deputata alla seconda legislatura e soprattutto depositaria delle volontà politiche, dei sogni e degli obiettivi del presidente Berlusconi, ha autorevolezza e legittimazione politica tali da poter assolvere a qualsiasi ruolo.

Tra un anno ci sono le elezioni europee, appuntamento a cui vi presentate solidamente dentro il Partito popolare europeo. Il centrodestra sarà unito o si presenterà diviso in Europa? Qual è il vostro obiettivo?

Le elezioni europee si svolgono con un sistema elettorale proporzionale. Ogni partito si presenterà in autonomia rivendicando la propria identità e la propria visione d’Europa. Obiettivo di Forza Italia è mutuare in Europa il modello di governo che guida l’Italia: una coalizione di centrodestra che metta insieme popolari, liberali e conservatori. È ora di mettere fine al deleterio e stantio compromesso con i socialisti, la cui furia ideologica green si sta rivelando un serio pericolo per il tessuto produttivo italiano.

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