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Fermi tutti: “Berlusconi non si candida più” dice Libero. Ma è falso

Il quotidiano “amico” del centrodestra titola oggi: “Scherzi da Silvio, non si candida più”. Un’articolo che evidentemente non è piaciuto allo staff del Cavaliere.
A cura di Biagio Chiariello
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berlusconi non si ricandida più, falso

Si ricandida o non si ricandida? Ticket con Alfano o con qualche "miss" del PdL? Da solo? Ormai da settimane non si parla d'altro che della ridiscesa in campo del Cavaliere. Tuttavia negli ultimi giorni, lo scetticismo su un presunto futuro da premier di Berlusconi sembra farla da padrone. E oggi il quotidiano Libero titola in modo eloquente: "Scherzi da Silvio, non si candida più". Nell'articolo a firma di Franco Bechis vengono riportati alcuni virgolettati come quello dello stesso leader del Pdl a Gianni Alemanno. Il sindaco di Roma è tra quelli che credono che la mossa di Silvio sia tutt'altro che opportuna, come espresso un paio di giorni fa ad Omnibus. Libero cita la confessione fattagli dal Cav:

Caro Gianni, guarda che sulla mia candidatura proprio non c’è nulla di deciso. Possibilissimo che non mi candidi affatto. C’è tutto il tempo, ne riparliamo ad ottobre…»

Ma secondo il quotidiano di Belpietro, anche Frattini mette le mani su una possibile ricandidatura alla Presidenza del Consiglio di Berlusconi. Quindi rivela il vero motivo della «pantomima della ri-discesa in campo»: Angelino Alfano è troppo «acerbo» e l'uomo di Arcore sta cercando di prender tempo per «cercare una alternativa valida e vincente». Un tentativo, in tal senso, è già stato fatto: Giorgio Squinzi, scrive Bechis. Ma la cena a Palazzo Grazioli non è andata a buon fine. Quindi si continua a cercare un «degno erede» del Cavaliere.

Insomma, la candidatura di Berlusconi era una sorta di "boutade" per dare una scossa? Falso. Poco fa è arrivata la smentita direttamente da Palazzo Grazioli:

"Il titolo e il contenuto di un articolo sul presidente Berlusconi apparsi stamani su Libero non corrispondono al vero".

E già che l'articolo è stato scritto da Bechis: fuoco "amico" e, peraltro, recidivo per l'attacco di qualche giorno fa in cui scriveva che il ritorno di Berlusconi era dettato niente più che da 177 milioni di motivi (economici, dunque, legati ai rimborsi elettorali). Stavolta però a far abbassare la testa al quotidiano di centrodestra è stato direttamente il "capo". La corsa alla premiership del Cavaliere non è finita, dunque.

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