Elezioni Toscana 2025, i risultati definitivi e i voti per partito: Pd al primo posto, crolla la Lega

Il vincitore delle elezioni regionali 2025 in Toscana è Eugenio Giani, presidente uscente di centrosinistra. Giani ha ottenuto il 53,9% dei voti, contro il 40,9% dello sfidante di centrodestra Alessandro Tomasi e il 5% della candidata di sinistra Antonella Bundu. Guardando ai voti per partito, la lista che ha ottenuto più voti nella Regione è il Partito democratico, con oltre il 34,5%. Seguono con ampio distacco Fratelli d'Italia e poi la lista Giani presidente – Casa riformista.
I 40 seggi del Consiglio regionale in Toscana (41 se si conta anche il presidente) saranno così divisi: tra 24 e 26 andranno al centrosinistra, mentre gli altri 14-16 saranno divisi tra le liste di centrodestra. Da ciascuna delle 13 circoscrizioni dovranno arrivare almeno due consiglieri regionali
Chi ha vinto le elezioni regionali in Toscana 2025, i risultati definitivi e gli eletti
In Toscana ha vinto le elezioni il presidente uscente di centrosinistra Eugenio Giani con il 53,9% dei voti. Al secondo posto si è piazzato Alessandro Tomasi, sindaco di Pistoia e candidato del centrodestra, con il 40,9%. Un distacco di tredici punti. Antonella Bundu, candidata di sinistra, ha ottenuto il 5,2%, ma il punteggio della sua lista (sotto la soglia di sbarramento del 5%) le ha impedito di raggiungere un seggio in Consiglio regionale.
Il sistema elettorale in Toscana assegna i seggi con il metodo proporzionale: i posti a disposizione sono 41, di cui uno riservato al presidente. Stando alla legge regionale, la coalizione che vince può averne da un minimo di 23 a un massimo di 26. Questi spetteranno al centrosinistra. Gli altri seggi, da un minimo di 14 a un massimo di 16, andranno invece al centrodestra.
I voti per partito alle regionali in Toscana 2025
Guardando alle liste, ampiamente al primo posto c'è il Partito democratico con il 34,5%. Un risultato sostanzialmente in linea con quello di cinque anni fa, alle scorse elezioni regionali. Restando nella coalizione vincitrice, alle spalle del Pd si piazza la lista Eugenio Giani – Casa riformista con l'8,9%: è la lista che raccoglie Italia viva e +Europa, tra gli altri, e esprime le posizioni più moderate e centriste della coalizione.
Segue poi Alleanza Verdi-Sinistra con il 7%, e all'ultimo posto il Movimento 5 stelle con il 4,3%. Per i primi è difficile fare un confronto con il 2020, dato che Sinistra italiana e Europa verde correvano separati e sostenevano candidati diversi. Il Movimento 5 stelle invece sostenne una propria candidata, Irene Galletti, che ottenne il 6,4%. Il partito prese il 7% dei voti. Rispetto ad allora, quindi, c'è stato un calo di qualche punto.
Nel centrodestra al primo posto c'è Fratelli d'Italia con il 26,8%. Nel 2020 fu solo il 13,5%. Al secondo posto Forza Italia con il 6,2%, in lieve miglioramento rispetto alle ultime elezioni (4,3%). Crolla la Lega, con il 4,4%: cinque anni fa sfiorò il 22% dei voti. Risultati modesti per le altre due liste, la civica È Ora (2,4%) e Noi moderati (1,2%).
La lista di Antonella Bundu, Toscana Rossa, che raccoglieva candidati di Potere al popolo, Rifondazione comunista e Possibile, è arrivata al 4,5%. Per pochi decimi, la lista non è riuscita a superare la soglia di sbarramento e guadagnarsi un seggio nel Consiglio regionale. Il risultato è stato comunque migliore di quello di cinque anni fa, quando una lista paragonabile, Toscana a sinistra (che includeva Sinistra italiana, Rifondazione comunista, Potere al popolo tra gli altri), si fermò al 2,9%.