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Elezioni regionali Basilicata 2019

Elezioni regionali Basilicata 2019, chi sono i candidati alla presidenza di Regione

Domenica 24 marzo sono previste le elezioni regionali in Basilicata: si vota dalle 7 alle 23, in un unico turno. Verrà eletto presidente il candidato che prenderà più voti. Gli sfidanti sono quattro: Vito Bardi per il centrodestra, Antonio Mattia per il Movimento 5 Stelle, Valerio Tramutoli per Basilicata Possibile e Carlo Trerotola per il centrosinistra.
A cura di Stefano Rizzuti
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Domenica 24 marzo gli elettori della Basilicata saranno chiamati a scegliere il nuovo presidente di Regione. Le elezioni regionali in Basilicata si terranno dalle 7 alle 23, in una sola giornata.  E appena chiusi i seggi si procederà con lo spoglio delle schede. Le ultime regionali sono state quelle del 2013, quando si affermò Marcello Pittella, candidato del centrosinistra. In teoria si sarebbe dovuto rivotare a novembre del 2018, ma in seguito all’inchiesta sulla sanità, che ha coinvolto anche il presidente uscente Pittella, si è arrivati a un rinvio della data e un balletto sul nuovo giorno delle elezioni: dopo una serie di ipotesi – tra cui quella di un election day il 26 maggio insieme alle europee – si è deciso di votare il 24 marzo.

Come si vota alle elezioni regionali in Basilicata

Si voterà con un nuovo sistema elettorale. Intanto i consiglieri sono passati da 30 a 20. È stato poi inserito un criterio per la parità di genere: da una parte la doppia preferenza per il voto, dall’altra il principio per cui in ogni lista gli esponenti di un sesso non possono essere più del 60% del totale. Gli elettori potranno esprimere una o due preferenze: nel secondo caso dovranno essere per un uomo e per una donna, pena l’annullamento della seconda preferenza. È stata annullata, con la nuova legge elettorale, la possibilità di voto disgiunto. Se si vota un consigliere esprimendo la preferenza, il voto andrà anche al presidente a cui la lista è collegata. Non ci sarà un ballottaggio, per cui viene eletto chi prende più voti.

Viene adottato un sistema proporzionale, ma con un premio di maggioranza che sarà progressivo, in base al numero di voti raccolti. Con il 30% i seggi saranno 11 (cioè il 55%). Per un massimo di 14 seggi. Sono previste due circoscrizioni: quella di Potenza in cui verranno eletti 13 consiglieri e quella di Matera con 7. La soglia di sbarramento è prevista al 3% per le liste e all’8% per le coalizioni. Nel caso in cui la coalizione non raggiunga l’8%, le liste al suo interno che hanno ottenuto almeno il 4% dei voti verranno comunque rappresentate in consiglio regionale.

I candidati alle elezioni regionali in Basilicata

I candidati alla presidenza della Regione sono quattro: Vito Bardi per il centrodestra, Antonio Mattia per il Movimento 5 Stelle, Valerio Tramutoli per la lista Basilicata Possibile e Carlo Trerotola per il centrosinistra. La sfida sembra sostanzialmente a tre,  con il candidato di sinistra – Tramutoli – tagliato fuori. Il centrodestra ha scelto come candidato – per volontà di Forza Italia – un generale. Mentre il centrosinistra ha optato per un farmacista, sostenuto dalla coalizione allargata (con Pd e Leu), conosciuto in quanto figlio di un ex sindaco vicino a Giorgio Almirante. Sulle regionali in Basilicata non sono stati realizzati sondaggi ufficiali e quindi è difficile prevedere il risultato in una Regione che negli ultimi anni si è confermata un fortino rosso.

Le regionali del 2013 hanno visto il trionfo del centrosinistra con Pittella: per lui quasi il 60% dei voti. Dietro di lui arrivò Salvatore Di Maggio, per il centrodestra, al 19,4%. Terzo Piernicola Pedicini del M5s al 13,2%. La candidata di Sel raccolse il 5,2%. Andando a vedere invece le elezioni più vicine, quelle del 2018, le cose sono molto cambiate. Anche se in questo caso si è votato per il rinnovo del Parlamento nazionale. Alla Camera si è affermato il Movimento 5 Stelle con il 44,4% dei voti in regione. Nettamente dietro il centrodestra, fermo al 25,4%. Ancora peggio il centrosinistra, solo al 19,6%. Buono, invece, il risultato di Leu che ha fatto registrare uno dei migliori risultati in Italia proprio in questa regione, con il 6,4% dei voti.

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