Elezioni Politiche 2013: Pd+Pdl perdono complessivamente 10 milioni di voti rispetto al 2008

Come è noto al termine di ogni elezione sembra che non ci siano sconfitti: chi più, chi meno, ogni forza politica rivendica un risultato positivo, così i perdenti diventano vincenti e i vincenti, anche se con riserva, si sentono dei "campioni": in realtà il quadro odierno è quello di una totale ingovernabilità. Poche altre cose come i numeri possono però ripristinare la verità oggettiva, al netto delle analisi politiche. E' utile dunque fare un raffronto con le ultime elezioni politiche, datate 2008. Allora i principali contendenti erano Walter Veltroni per il Pd e Silvio Berlusconi per il Pdl. Il Partito Democratico conquistò 12.095.306 milioni di voti alla Camera (33,18%) e 11.042.452 al Senato(33,69%), ai quali si sommarono i voti dell'allora alleato Idv, per un totale di 13.689.330 di preferenze alla Camera (37,55%) e di 12.457.182 al Senato (38,01%), per la coalizione di Centrosinistra.
Situazione 2013: il Pd di Bersani conquista 8.642.700 voti alla Camera (25,41%) e 8.399.991 al Senato (27,43%). Che, con i voti di Sel, diventano 10.047.507 alla Camera e 9.686.398 al Senato. Calcolatrice alla mano, il solo Partito Democratico, dal 2008 a oggi, ha «perso» 3.452.606 voti alla Camera e 2.642.461 al Senato.
Le cose sono andate peggio nel Pdl. Nel 2008, il partito (vincente) di Silvio Berlusconi conquistò 13.629.464 preferenze alla Camera (37,38%) e 12.511.258 al Senato (38,17%). Nel 2013, gli elettori del Popolo della Libertà sono stati 7.332.121 alla Camera (21,56%) e 6.829.131 al Senato (22,30%). La differenza in valori assoluti è di 6.297.343 voti in meno alla Camera e 5.682.127 al Senato.
Ciò vuol dire che, insieme, i due partiti principali hanno perso all'incirca 10 milioni di "supporters" negli ultimi 5 anni. Confluiti, in buona parte, nel Movimento 5 Stelle, che tra Camera e Senato alla prima apparizione ha incassato quasi 16milioni di voti.