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Elezioni politiche 2022

Elezioni, l’infettivologo Matteo Bassetti si propone come ministro della Salute

Il professor Matteo Bassetti, direttore della clinica malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, molto conosciuto per essersi occupato di Covid-19 in questi anni, potrebbe candidarsi per le prossime elezioni politiche.
A cura di Annalisa Cangemi
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L'infettivologo Matteo Bassetti in questo momento viene corteggiato da diversi partiti. In molti lo vorrebbero avere in lista, per la corsa alle prossime politiche del 25 settembre. Fratelli d'Italia e renziani lo avrebbero già contattato, invitandolo a prendere seriamente in considerazione una candidatura. Ma il direttore della clinica malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova potrebbe aspirare a qualcosa di più. Per esempio a un in incarico come ministro della Salute nel prossimo governo. In ogni caso ci sta pensando, e non ha ancora deciso cosa farà nel prossimo futuro.

"Da uomo dello Stato, lavoro per un'università pubblica e un ospedale pubblico, conoscendo un po' il sistema e avendo delle idee sarei onorato se qualcuno mi offrisse il ruolo di ministro", ha spiegato Bassetti, che da quando è arrivato il Covid-19, in piena emergenza, è stato molto presente sia in tv sia sui giornali, per racontare la pandemia e dispensare consigli in qualità di esperto. Ora vorrebbe mettersi a disposizione delle istituzioni nel nuovo governo.

"Sarei ovviamente contento di dare una mano al mio Paese come tecnico, ma sono talmente innamorato del mio lavoro che, se non dovesse capitare, non mi straccerò le vesti: sono già felice nel mio reparto a curare i malati", spiega. "Un lavoro che ho fatto sempre, negli anni, e che con dedizione insieme ai miei colleghi ho portato avanti anche negli ultimi due anni e mezzo dell'emergenza Covid – ribadisce -. Per questo, al di là della mia posizione, vedrei bene un medico, magari infettivologo, al ministero della Salute esattamente come è assolutamente normale un magistrato alla Giustizia o un grande economista al ministero dell'Economia". Del resto, dice Bassetti in un'intervista al Corriere della Sera, i migliori ministri della Sanità erano medici: "Elio Guzzanti, Girolamo Sirchia, Umberto Veronesi. Tanto più in questo momento, tra Covid e vaiolo delle scimmie, serve un tecnico".

"Penso che sia anche la direzione che auspicano i cittadini: competenza e merito – aggiunge -. E io credo di avere competenza e anche qualche merito: il mio curriculum è online e chi vuole può consultarlo". L'obiettivo sarebbe quello di migliorare il Sistema sanitario nazionale: "Sono orgoglioso del nostro Ssn, il sistema del Welfare italiano funziona bene e può migliorare ancora".

Bassetti non è contento dell'operato di Speranza: "Non sono per niente soddisfatto di come è stata gestita la sanità negli ultimi tre anni. Speranza ha fatto una riforma che è un disastro, una riforma populista che è già fallita. Faccio un esempio: prevedere case di comunità con medici disponibili 24 ore su 24 quando i concorsi vanno deserti, vuol dire non avere idea di come va il sistema. È la dimostrazione della distanza che c'è tra chi governa la salute e chi lavora nella sanità".

Il professor Bassetti si definisce un "liberale", ma non vuole dare troppi dettagli sulle proposte che sta ricevendo in queste ore dai partiti: "Certo, se non condividere le posizioni di Speranza significa essere di centrodestra allora sono di centrodestra. Non mi pare però che l'intero schieramento dell'attuale ministro ne abbia sempre condiviso le posizioni".

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