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Elezioni Trentino Alto Adige 2023, i risultati definitivi: a Trento vince Fugatti, a Bolzano crolla la Svp

Le elezioni del 22 ottobre in Trentino e in Alto Adige si sono concluse: a Bolzano la Svp crolla e riflette sull’alleanza da costruire per governare (anche se dovrebbe essere riconfermato Kompatscher), mentre a Trento vince il presidente l’uscente Fugatti. L’affluenza è stata del 58% in Trentino e del 71% in Alto Adige.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Sia in Alto Adige che in Trentino è terminato lo spoglio alle elezioni provinciali. L'affluenza è stata del 58% in Trentino e del 71% in Alto Adige. La Provincia autonoma di Trento vede riconfermarsi alla guida il leghista Maurizio Fugatti, che prende oltre il 51% dei voti. Anche l'Alto Adige va verso un nuovo mandato per il presidente uscente, Arno Kompatscher, ma in questo caso la formazione della giunta è più complessa: il suo partito, il il Südtiroler Volkspartei, è ancora una volta il più votato, ma in netto calo rispetto all'ultima tornata. La formazione guidata da Kompatscher arriva appena al 34,5%.

L'Alto Adige del resto arrivava al voto con il suo partito più rappresentativo fortemente diviso da lotte interne. Cinque anni fa, per poter governare – visto che la legge proporzionale prevede che non si voti direttamente per l'elezione del presidente – il partito che rappresenta i cittadini di madrelingua tedesca si era alleato con la Lega. Ora, secondo le prime indiscrezioni, si potrebbe prospettare un avvicinamento a Fratelli d'Italia.

In Trentino, invece, il centrodestra ha riproposto il presidente uscente Maurizio Fugatti, della Lega, con l'appoggio di Forza Italia e Fratelli d'Italia. Diviso il centrosinistra, con il Movimento 5 Stelle che ha puntato su Alex Marini e l'alleanza che comprende Partito Democratico, Azione, Italia Viva e l'alleanza Verdi e Sinistra che ha scommesso su Francesco Valduga. Outsider l'ex senatore della Lega, Sergio Divina, appoggiato da tre civiche.

Chi ha vinto le elezioni in Alto Adige

La Svp paga, come secondo le previsioni, il conto più salato, ottenendo il 34,5% e perdendo due consiglieri. La seconda e la terza forza in consiglio provinciale saranno il Team K con l'11,1% e la Süd-Tiroler Freiheit con il 10,9%. Entrambi avranno 4 consiglieri, mentre saranno 3 per i Verdi che si fermano al 9%. Fratelli d'Italia diventa primo partito di lingua italiana in Alto Adige, con il 6% che vale due consiglieri. La Lega crolla al 3% e avrà un rappresentante. Entra invece in consiglio una lista no vax e anti-migranti, che con il 5,9% prende due seggi. E poi due consiglieri per i Freiheitlichen, al 4,9%, e uno per il Partito Democratico, al 3,5%. Un consigliere anche per la lista dell'ex assessore Svp Thomas Widmann, per La Civica e per la lista no vax Vita. Per governare servono 18 consiglieri e l'alleanza Svp-Lega non ci arriverebbe, neanche con il supporto di Fratelli d'Italia.

Elezioni in Trentino 2023, confermato Fugatti

La legge elettorale, in Trentino, permette l'elezione diretta del presidente della provincia autonoma. Le elezioni provinciali hanno visto la riconferma di Maurizio Fugatti – candidato del centrodestra e presidente uscente – che ha ottenuto il 51,82% dei voti. Secondo Francesco Valduga del centrosinistra, fermatosi al 37,50%. Filippo Degasperi, sostenuto da Onda e Unione popolare, arriva al 3,81%, subito davanti a Marco Rizzo di Democrazia sovrana popolare al 2,26%. E ancora: Sergio Divina è al 2,22%, mentre il candidato del Movimento 5 Stelle, Alex Marini, è un flop totale all'1,9%.

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