Elezioni in Polonia 2025, i risultati dei ballottaggi: il sovranista Nawrocki è il nuovo Presidente

Ieri, 1 giugno 2025, si sono svolti i ballottaggi delle elezioni presidenziali in Polonia, dopo il primo turno del 18 maggio. Con il 50,89% il candidato dell'estrema destra sovranista Karol Nawrocki ha sconfitto il candidato liberale, Rafal Trzaskowski, sostenuto dalla coalizione di governo di Donald Tusk, che si è fermato al 49,11%. Affluenza record alle urne, che ha visto recarsi ai seggi il 71,63% degli elettori.
Con la sua vittoria, Nawrocki riporta la destra nazionalista al potere, dopo la parentesi del governo centrista della Coalizione Civica. Il suo successo, costruito sull'onda di una retorica identitaria e sulla crescente disillusione verso l'Unione Europea, riflette una polarizzazione sempre più marcata non solo all'interno della Polonia, ma anche nel contesto più ampio dell'Europa centro-orientale. La sua presidenza è destinata a ridefinire i rapporti di Varsavia con Bruxelles, Berlino e Kiev, ma potrebbe anche rafforzare l'asse con Washington nell'era del secondo mandato di Donald Trump.
Chi è Nawrocki, il nuovo Presidente della Polonia dopo le elezioni
Nazionalista conservatore, storico revisionista e volto emergente della nuova destra radicale in Europa: Karol Nawrocki, 42 anni, è il nuovo presidente della Polonia. Dopo un ballottaggio serrato, ha sconfitto il sindaco di Varsavia, Rafal Trzaskowski, candidato liberale e filo-europeo della Coalizione Civica. La sua elezione segna una svolta netta per Varsavia, consolidando un orientamento sovranista che guarda con favore a Washington più che a Bruxelles.
Nato a Danzica, città simbolo dell'opposizione anticomunista, Nawrocki ha costruito la sua carriera come storico prima di entrare in politica. Ex pugile e calciatore dilettante, ha ottenuto un dottorato in storia e un MBA, e ha poi diretto il Museo della Seconda Guerra Mondiale dal 2017 al 2021 e, successivamente, l'Istituto della Memoria Nazionale (IPN), dove ha promosso una narrazione fortemente patriottica della storia polacca. Le sue posizioni, spesso controverse, lo hanno portato persino a essere inserito dalla Russia nella lista dei ricercati, per la rimozione di monumenti sovietici.
La campagna elettorale di Nawrocki ha avuto un tono marcatamente populista e nazionalista: lo slogan "Prima la Polonia, prima i polacchi" ha ricalcato apertamente l'"America First" di Donald Trump, di cui Nawrocki è un dichiarato ammiratore. A maggio ha incontrato il presidente statunitense alla Casa Bianca, ricevendo il suo sostegno esplicito; anche la segretaria per la Sicurezza Interna USA, Kristi Noem, si è schierata pubblicamente a favore di Nawrocki durante una conferenza conservatrice a Varsavia, definendo Trzaskowski "un disastro di leader". Sul fronte interno e internazionale, Nawrocki ha promesso un rafforzamento dei confini, in particolare con la Germania, e una revisione dei benefici sociali, con priorità ai cittadini polacchi. Sebbene abbia dichiarato di voler continuare a sostenere Kiev contro l’aggressione russa, ha criticato duramente la gestione dei rifugiati ucraini, accusando l'Ucraina di "mancanza di gratitudine" e il presidente Zelensky di "insolenza".
I risultati dei ballottaggi alle elezioni in Polonia: affluenza al 71,63%
I primi exit poll hanno fotografato un testa a testa tra i due, con Trzaskowski leggermente in vantaggio, con il 50,3% contro il 49,7% dell'avversario. Uno stacco risicato che non ha fatto desistere il sindaco di Varsava dal commentare così i primi risultati: "Abbiamo vinto, anche e sul filo del rasoio. Sarò il presidente che unirà tutti i polacchi".
"Vedrete che stanotte vinceremo e salveremo la Polonia", ha replicato a stretto giro Nawrocki. "Non permetteremo il monopolio di Donald Tusk nelle istituzioni del Paese". Secondo gli exit poll Trzaskowski ha trionfato nei centri urbani mentre Nawrocki ha dominato nelle aree rurali. Inoltre, Trzaskowski è prevalso tra gli elettori con una laurea e un'istruzione superiore, mentre Nawrocki ha ricevuto il maggior numero di voti tra gli elettori con un livello di istruzione più basso.
Il secondo turno, così combattuto tra i due leader, ha fatto da traino sull'affluenza che ha toccato livelli record, al 71,63%. A quanto risulta si tratterebbe della maggiore affluenza mai registrata alle presidenziali in Polonia e la seconda più alta in assoluto dopo il 74,38% delle elezioni parlamentari del 2023. Già alle 17 di ieri, la partecipazione risultava in crescita, al 54,19%, sia rispetto al 50,69% registrato alla stessa ora al primo turno che al 52,1% del secondo turno del 2020.