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Draghi striglia l’Ue al suo ultimo Consiglio sull’energia: “Senza price cap rischio frammentazione”

Il duro discorso di Draghi all’ultimo Consiglio Ue: senza price cap “il rischio è quello di una frammentazione del mercato che può avere riflessi negativi sull’unità europea”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Ultimo Consiglio europeo per Mario Draghi, che a breve lascerà Palazzo Chigi per cedere il posto alla premier in pectore Giorgia Meloni, che dovrebbe ricevere domani l'incarico dal Presidente della Repubblica Mattarella. Nel summit sull'energia in corso si analizzano le proposte della Commissione sull'energia, con l'ipotesi di introdurre un tetto dinamico al prezzo del gas.  Ma una soluzione sembra ancora lontana: il piano della Commissione infatti, modificato rispetto alle richiesta dell'Italia, incontra ancora le resistenze di alcuni Paesi, soprattutto di Germania e Olanda.

Il presidente del Consiglio uscente durante il vertice Ue, che durerà due giorni, insiste sulla necessità di porre freni al prezzo del gas, ricordando la fase di recessione che l’Europa sta per attraversare: "Gli Stati Membri devono avere una capacità di spesa comune per difendere il level playing field. Non è una questione di solidarietà ma di salvaguardia del mercato interno", ha detto nel corso del summit dei leader Ue. Draghi, in un discorso che è stato definito molto "netto" e "duro" ha anche sottolineato l'urgenza di adottare misure che incidano sulla dinamica dei prezzi, come l'introduzione di un price cap e una riforma del mercato elettrico. "Il rischio – ha evidenziato – è quello di una frammentazione del mercato che può avere riflessi negativi sull'unità europea se i Paesi che hanno maggior spazio fiscale operano in autonomia". Un riferimento quest'ultimo alla scelta tedesca di agire con un piano anticrisi molto ampio (200 miliardi di euro per il 2023-2024). Senza agire per contenere i prezzi del gas c'è solo la "rottura" dell'unità europea e la conseguente "la vittoria di Putin". Inoltre, secondo Draghi, serve un "fondo comune considerevole" utilizzabile non solo per investimenti, ma anche per mitigare i prezzi.

L'Italia, ha aggiunto, può andare "per la sua strada" sull'energia: facendo "qualche sforzo", potrebbe diventare "totalmente indipendente" sia dal gas russo che da quello proveniente dall'Europa del Nord.

Le conclusioni del Consiglio Europeo, contenute nella bozza, "non sono equilibrate", ha detto. Per quanto sia "doloroso", dato che sono "sette mesi" che si lavora per limitare i prezzi del gas, "non posso accettare queste conclusioni".

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