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Covid 19

Draghi: “Se riduciamo contagi possiamo eliminare restrizioni, green pass permette di aprire tutto”

Per il presidente del Consiglio, Mario Draghi, il green pass è uno strumento di “libertà e sicurezza” che garantisce l’apertura di scuole e attività economiche. Ora bisogna “tenere sotto controllo la curva del contagio” per poter “allentare ulteriormente le restrizioni che sono ancora in vigore, ad esempio nei luoghi di lavoro, nei cinema, nei teatri, negli stadi e negli altri spazi di sport e cultura”.
A cura di Stefano Rizzuti
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La ripresa c’è ed è consistente, ma ora l’obiettivo dell’Italia è quello di continuare a crescere in maniera stabile e duratura. E per farlo, secondo il presidente del Consiglio, Mario Draghi, la soluzione è vaccinarsi, evitare che crescano i contagi e utilizzare strumenti come il green pass per provare a continuare a riaprire il più possibile. Intervenendo all’assemblea di Confindustria, Draghi parte dai dati economici: “L’Italia vive oggi un periodo di forte ripresa, migliore di quello che avevamo immaginato solo qualche mese fa. Le previsioni del Governo, che presenteremo tra pochi giorni, stimano una crescita intorno al 6% per quest’anno, a fronte del 4,5% ipotizzato in primavera”. La produzione industriale e l’esportazione superano i livelli pre-Covid, spiega il presidente del Consiglio parlando di un miglioramento anche dell’occupazione.

Draghi: green pass strumento libertà, evita nuove chiusure

Il concetto da cui parte Draghi, però, riguarda la situazione epidemiologica del Paese:  “Per assicurare la sostenibilità della ripresa dobbiamo prima di tutto impedire che ci siano altre significative ondate di contagio. Il governo sta agendo con la massima determinazione per evitare nuove chiusure”. Serve un tasso di vaccinazione maggiore, secondo il presidente del Consiglio: “Anche per questo motivo abbiamo prima introdotto e poi allargato l’uso del cosiddetto green pass. Il green pass è uno strumento di libertà e sicurezza, per difendere i cittadini e i lavoratori e tenere aperte le scuole e le attività economiche”. Per Draghi “se riusciremo a tenere sotto controllo la curva del contagio, potremo allentare ulteriormente le restrizioni che sono ancora in vigore, ad esempio nei luoghi di lavoro, nei cinema, nei teatri, negli stadi e negli altri spazi di sport e cultura”.

Niente rincaro bollette: taglio su oneri di sistema

Altro tema che tiene banco è quello del rincaro delle bollette, che il governo punta a mitigare con un apposito decreto: “Per quanto riguarda il prezzo delle materie prime, esso è in parte temporaneo perché legato alla forte ripresa dell’economia globale. Già quest’estate abbiamo approvato un intervento per arginare i rincari e per aiutare le imprese di costruzione impegnate in opere pubbliche. Anche l’aumento del prezzo del gas e dell’elettricità è legato a fenomeni in parte transitori. In assenza di un intervento del governo, nel prossimo trimestre il prezzo dell’elettricità potrebbe salire del 40%, e quello del gas del 30%. Per questo abbiamo deciso di eliminare per l’ultimo trimestre dell’anno gli oneri di sistema del gas per tutti, e quelli dell’elettricità per le famiglie e le piccole imprese. Potenziamo il bonus luce e gas per proteggere soprattutto le fasce meno abbienti. Si tratta complessivamente di un intervento di oltre 3 miliardi, che fa seguito a quello da 1,2 miliardi avvenuto a giugno”. Un intervento che per Draghi “ha una forte valenza sociale, per aiutare in particolare i più poveri e i più fragili”.

L’appello alle imprese e la transizione ecologica

Il presidente del Consiglio si rivolge direttamente alle imprese, chiedendo di fare di più, di portare avanti un Patto per l’Italia in cui tutte le aziende possano mettere in campo il massimo sforzo per raggiungere un traguardo che Draghi ritiene possa essere storico. Lo fa, peraltro, assicurando imprenditori e famiglie: “Il Governo da parte sua non ha intenzione di aumentare le tasse. In questo momento i soldi si danno e non si prendono”. Non può mancare un passaggio sulla transizione ecologica, ritenuta “non una scelta ma una necessità: i cambiamenti climatici hanno già gravi conseguenze sulle nostre vite, il nostro pianeta e le nostre economie. Se non interveniamo subito, i loro effetti rischiano di peggiorare e diventare irreversibili. Dobbiamo prendere misure ambiziose per ridurre le emissioni e contenere l’aumento della temperatura. Ma dobbiamo tenere conto della capacità di riconversione delle nostre strutture produttive. Lo Stato deve fare la sua parte nell’aiutare cittadini e imprese a sostenere i costi di questa trasformazione. E prestare particolare attenzione alle fasce più deboli della popolazione”. A questo si affianca un’altra transizione, quella digitale: “È l’altra grande sfida che il nostro Paese ha davanti. Intendiamo migliorare la vita di cittadini e imprese e dotare soprattutto i giovani delle capacità necessarie per essere pronti per i lavori di domani”.

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