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Dossier contro Silvia Salis, sospeso il comandante della Polizia locale di Genova

Il Comune di Genova ha sospeso l’incarico al comandante della polizia locale Gianluca Giurato accusato di rivelazione di segreto d’ufficio nell’indagine sul dossier contro la neosindaca di centrosinistra, Silvia Salis. L’uomo verrà trasferito all’incarico di dirigente della direzione Ambiente dell’ente.
A cura di Giulia Casula
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Il Comune di Genova ha sospeso l'incarico al comandante della polizia locale Gianluca Giurato indagato per rivelazione di segreto d'ufficio riguardante l'allora candidata sindaca del campo progressista Silvia Salis, oggi alla guida dell'amministrazione cittadina.

Il comandante resterà comunque in servizio, ma verrà trasferito all'incarico di dirigente della direzione Ambiente dell'ente. Il passaggio è avvenuto attraverso un provvedimento di rotazione straordinaria del personale dirigente adottato in data odierna dal segretario direttore generale del Comune di Genova Concetta Orlando e che ha effetto immediato. La direzione della Polizia locale è stata temporaneamente affidata al vice comandante Fabio Manzo.

"Il provvedimento di rotazione straordinaria è stato adottato a tutela del corpo della polizia locale di Genova e del Comune di Genova, – ha motivato l'amministrazione in una nota – ad esito di istruttoria interna che ha ritenuto sussistente il rischio, anche solo potenziale, che la permanenza del dirigente interessato nell'attuale posizione possa inficiare il regolare svolgimento dell'attività amministrativa e il perseguimento del pubblico interesse, tenuto conto non solo della contestazione penale ma anche del più ampio contesto d'indagine, che, pur non concernente direttamente la posizione penalmente rilevante del dirigente interessato, costituisce comunque indice di una non adeguata vigilanza e gestione del personale".

Oltre al capo dei vigili, nominato dall'ex sindaco di FdI Marco Bucci, anche Sergio Gambino, ex assessore comunale in quota Fratelli d'Italia e oggi consigliere comunale, è stato indagato per rivelazione di segreti d'ufficio. L'indagine della Procura sul caso del presunto dossier studiato per screditare Silvia Salis durante la campagna elettorale, aveva costretto Gambino ad autosospendersi dal partito. 

Secondo i pm, il piano in cui sarebbero coinvolti l'ex assessore e il capo dei vigili aveva come obiettivo quello di far esplodere la notizia di un vecchio incidente stradale in cui era finita Salis, diffondendo false informazioni che potessero minare la sua credibilità tra gli elettori. Insomma un tentativo di sabotare la campagna elettorale del volto scelto per rappresentare il campo progressista nelle amministrative a Genova.

In particolare, Gambino era stato accusato di aver passato al quotidiano La Verità documenti della polizia municipale che documenterebbero l'incidente stradale in cui era rimasta coinvolta Salis, quando ancora era solo candidata e che erano stati pubblicati a pochi giorni dal voto. Nonostante l'autosospensione però, il consigliere meloniano rimarrà in aula.

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