Dl lavoro, M5S fa ostruzionismo e il Pd insorge: “Indecenti spreconi”

Prosegue a rilento a Palazzo Madama l'esame del provvedimento di conversione del decreto lavoro e Iva voluto dal governo. Come già avevano fatto per il decreto del fare, infatti, i parlamentari del Movimento Cinque Stelle stanno attuando di nuovo ostruzionismo in aula al Senato per rallentare i lavori. In particolare i senatori grillini tentano di allungare i tempi con l'obiettivo finale di far slittare l'approdo in aula del decreto Ilva sul quale chiedono alcune modifiche sostanziali. L'ordine del giorno di oggi infatti oltre al decreto sul rilancio dell'occupazione prevede anche la discussione del decreto legge "recante nuove disposizioni urgenti a tutela dell'ambiente, della salute e del lavoro nell'esercizio di imprese di interesse strategico nazionale" che è già stato approvato dalla Camera dei deputati. Come ha spiegato il senatore del M5S Sergio Puglia, lo scopo è quello "di spingere il governo a ritirare alcune deroghe in materia ambientale e penale" previste dal decreto.

Contro la pratica dell'ostruzionismo però questa volta è partita la reazione dei parlamentari del Pd con un coro unanime di critiche. I senatori Democratici si sono scatenati sul web attraverso i social network con critiche senza appello. "L'opposizione dei 5 stelle è scandalosa. Zero rispetto delle regole, zero contenuti, solo il tentativo maldestro di bloccare i lavori. Non ho parole" ha scritto Camilla Fabbri a cui ha fatto eco Stefania Pezzopane che ha commentato "intervengono in dissenso col loro stesso gruppo pur di perdere tempo, indecenti spreconi". "Ostruzionismo vergognoso dei M5S che stanno bloccando il lavoro del Senato, ma non erano qui per lavorare? " si chiede invece Francesco Russo. "L'ostruzionismo é pratica nobilissima. Voi la trasformate in farsa" ha attaccato Salvatore Margiotta, mentre Erica D'Adda ha scritto "Mi pare francamente un modo insulso di fare opposizione". "Lo stipendio parlamentare non andrebbe sprecato così in ore di inutile ostruzionismo, i cittadini vogliono fatti" ha insistito la Pezzopane, "Vogliono bloccare il parlamento e poi dire che non si lavora" ha chiosato invece Stefano Esposito.